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SULMONA – Se tre sigle sindacali hanno provato nei giorni scorsi a sgonfiare la polemica, ora ci pensa la Fiom Cgil della provincia dell’Aquila a riaccendere i riflettori sullo stabilimento Magneti Marelli di Sulmona con la gestione degli straordinari che lascia il malcontento fra i lavoratori. “Per quanto riguarda questo secondo straordinario comandato dall’azienda”- tuonano dal sindacato- “ogni giorno abbiamo visto cambiare l’orario di uscita del sabato e di entrata della domenica. In principio il comunicato aziendale è stato affisso sulla bacheca sindacale, poi i firmatari hanno ben pensato di sottolineare “l’obbligatorietà” di questo straordinario con un comunicato, successivamente gli orari sono stati modificati a penna giorno per giorno e poi un nuovo comunicato aziendale che anticipava l’entrata dello straordinario”. La Fiom denuncia anche come i lavoratori sarebbero stati invitati a usufruire dei Par o delle ferie personali per uscire prima il sabato ed entrare prima la domenica. “Tutto questo”- riprendono i sindacalisti- “per effettuare uno straordinario che i lavoratori non hanno chiesto di fare ma che è stato loro imposto. E pensare che con l’abolizione dei 18 turni i firmatari avevano fatto credere che non ci sarebbero stati i recuperi produttivi. Sicuramente alla prossima “comandata” assisteremo ad altre modifiche che come al solito creeranno solo confusione”. Il clima resta teso con la Fiom- concludono- che si oppone a “una politica aziendale che fa dei lavoratori la vittima sacrificale per coprire le inefficienze e la mala gestione”.

Andrea D’Aurelio

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