
Pugno duro delle forze dell’ordine contro la movida violenta e i reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti tra giovanissimi. Carabinieri e polizia hanno infatti avviato, nelle ultime settimane, dieci procedimenti amministrativi per chiedere al Questore, Fabrizio Mancini, di emettere il daspo urbano nei confronti di altrettanti soggetti, per di più giovani, protagonisti di violenza in centro storico e legati al mercato della droga. Il daspo è un provvedimento amministrativo che vieta a chi lo riceve di accedere, per un periodo di tempo, agli esercizi commerciali della città. Così dopo il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, arriva il conto della giustizia per quanti si sono resi pericolosi socialmente. Le richieste sono al vaglio del Questore che dovrà decidere se ci sono gli estremi per emettere un daspo urbano o un avviso orale, come quello notificato nelle scorse settimane ad un 66enne di Sulmona, arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e possesso di eroina. Si tratta della seconda fase di repressione dopo quella messa in atto all’inizio dell’anno quando in dodici avevano ricevuto provvedimenti amministrativi, alcuni pure impugnati senza esito, come nel caso del 42enne che aveva chiesto al Tar Abruzzo di annullare il daspo urbano inflitto dal Questore. Solo nel mese di ottobre due risse hanno animato il quartiere della movida. La prima, lo scorso 5 ottobre, aveva coinvolto otto persone che si erano affrontate con calci e pugni e in quella occasione era stato incendiato perfino un cappotto mentre lo scorso 26 ottobre un 25enne aveva tentato di prendere a testate un barista e, di tutta risposta, era stato pestato da due avventori di un pub. La stretta alla movida ha portato inoltre alla chiusura di due attività commerciali e al preavviso di chiusura per una terza









