
SULMONA. Prende forma la nuova giunta comunale di Palazzo San Francesco anche se nomi e deleghe restano da definire. Gli assetti stabiliti resteranno inalterati. La conferma è arrivata dal summit di centrodestra che si è riunito ieri sera dopo aver istituzionalizzato la ripartizione delle “quote” nell’esecutivo, in base al risultato elettorale: tre posizioni andranno ai civici di Noi Moderati e Sulmona al Centro (presidenza del consiglio comunale e due assessori), due caselle saranno occupate dai meloniani e una da Forza Italia. Ieri il neo sindaco eletto, Luca Tirabassi, ha incontrato i consiglieri comunali e coordinatori di partito per fare il punto della situazione e ha convocato il primo consiglio comunale per il prossimo 14 giugno. Contestualmente si è riunito il direttivo degli azzurri con il coordinatore, Lorenzo Fusco mentre i meloniani hanno tenuto un summit con il coordinatore, Mauro Tirabassi. Per gli indecisi ci sono ancora 24 o al massimo 48 ore di tempo per sciogliere la riserva. A tenere con il fiato sospeso la coalizione è la casella in giunta riservata a Forza Italia che ambiva inizialmente anche alla fascia da vice sindaco che toccherà invece ai meloniani come conferma il coordinatore degli azzurri, Lorenzo Fusco. “Avremo un assessorato e ho incontrato il direttivo. I consiglieri eletti decideranno entro domenica cosa fare. Nel caso indicherò io un assessore esterno”- afferma Fusco. In realtà in pole torna il nome di Luisa Taglieri, già vice sindaco con la giunta Ranalli. Taglieri in caso di nomina dell’esecutivo dovrebbe lasciare lo scranno del consiglio comunale a Federica La Porta, prima dei non eletti. Qualora Taglieri decida di restare in consiglio, il posto in giunta potrebbe andare proprio a La Porta. Cristallizzate le posizioni dei civici che schierano, anzi propongono a Tirabassi di nominare come assessori Angelo D’Agostino in quota Noi Moderati e Luigi Santilli per Sulmona al Centro. La presidenza del consiglio sarà affidata probabilmente a Franco Di Rocco, in quota Noi Moderati. Fratelli d’Italia potrebbe convergente invece su Emanuela Cosentino, la docente prima dei non eletti e la fascia da vice sindaco potrebbe andare a Mauro Tirabassi, salvo incompatibilità per la parentela di terzo grado con il primo cittadino. A quel punto l’assessore andrebbe pescato comunque nella rosa dei non eletti. Al momento il quadro resta ufficioso nel senso che mancano ancora parecchie riserve da sciogliere non tanto e non solo sui nomi ma sulle deleghe da assegnare ai singoli assessori. Al sindaco Tirabassi il compito di tirare la linea. Al summit di centrodestra hanno preso parte anche Lega e Udc, i due partiti che non hanno ottenuto lo scranno in consiglio comunale ma avranno comunque un riconoscimento politico.