
Un locale chiuso per irregolarità amministrative, cento persone identificate nei luoghi di maggiore aggregazione, due segnalazioni al Prefetto e una denuncia a piede libero all’autorità giudiziaria. Sono i numeri del fine settimana che è stato segnato da un grande dispiegamento di forze per tenere sotto controllo la movida sulmonese. Nella notte tra sabato e domenica sono stati infatti effettuati controlli mirati nelle aree di maggiore aggregazione giovanile. I militari della compagnia di Sulmona, comandati dal maggiore Toni Di Giosia che ha diretto le operazioni, hanno fermato circa cento passanti nei luoghi della movida tra piazza XX Settembre, piazza Garibaldi, piazza Carlo Tresca, vico Del Vecchio, piazza Del Carmine, via De Nino, via dei Sangro, via Roma e vico dei Sardi. Qui i carabinieri, in sinergia con i colleghi del Nas di Pescara e con i militari del nucleo ispettorato del lavoro dell’Aquila hanno effettuato del blitz all’interno di un pub. Nel corso delle operazioni, dopo aver esaminato la documentazione in possesso dei gestori , hanno riscontrato irregolarità amministrative che hanno configurato la violazione della normativa di riferimento sulla prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. Per questo è scattata la chiusura immediata dell’attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza. “Già domani (oggi, ndr) siamo in grado di fornire la documentazione richiesta per riaprire l’attività. Quanto accaduto in questi mesi non riguarda il vicolo e l’area di riferimento del nostro locale”- sostengono i gestori. Il riferimento è alle maxi risse del sabato sera che si solo susseguite tra via Dei Sangro e via Roma, comunque nei pressi del locale in questione. A dicembre 2024 un giovane erano stato ferito a bottigliate e un altro, un 23enne era stato accoltellato. Una volta lasciato a terra, gli autori dell’aggressione gli avevano rubato le scarpe. Lo stesso era rimasto ferito nella maxi rissa a cinghiate del 24 maggio, finendo in sala operatoria al reparto maxillo facciale dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila con una prognosi di 52 giorni. L’ultimo episodio risale al 4 ottobre quando in otto si erano azzuffati nello stesso vicolo e uno di loro aveva tentato anche di appiccare l’incendio al cappotto di uno degli avventori. Per tre dei quattro episodi gli autori sono stati assicurati alla giustizia e a breve saranno denunciati. Tuttavia non si tratta di un provvedimento emesso dall’autorità di massima sicurezza ma di natura amministrativa con la chiusura che può essere superata. Chi invece dovrà tenere invece le saracinesche abbassate per almeno due settimane è il bar di piazza Garibaldi, chiuso sabato dalla polizia su ordine del Questore Fabrizio Mancini, per la frequentazione di soggetti con precedenti giudiziari e per alcuni episodi che hanno provocato tensione, l’ultimo risale a settembre quando un 50enne aveva minacciato con la mazza da baseball un barista. Nel cuore della movida, nell’ultimo fine settimana, sono spuntati anche droga e coltelli. Un giovane di circa 20 anni è stato trovato in possesso di un coltello di piccole dimensioni, proprio nei vicoli del centro storico. I carabinieri lo hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Sulmona per porto abusivo d’arma. Due giovanissimi invece sono stati beccati con modiche quantità di hashisc. Entrambi sono stati segnalati al Prefetto, Giancarlo Di Vincenzo, come assuntori di sostanze stupefacenti. Oltre alla repressione, i carabinieri rimangono in campo anche per prevenire lo spaccio di droga, fenomeno strettamente legato alla movida. I controlli serrati proseguiranno anche nel prossimo fine settimana in vista del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si terrà a Sulmona il 29 ottobre. Al vaglio ulteriori misure di contenimento della movida che il sindaco, Luca Tirabassi, non esclude anche se prima vuole confrontarsi con le forze dell’ordine









