AVEZZANO – Le strisce bianche ingannano e il Comune di Avezzano è stato condannato al pagamento di 43 euro per il ricorso di un automobilista che per ben due volte lo scorso mese di febbraio è stato pizzicato all’incrocio tra via XX Settembre e via dei Fiori. La sentenza pilota è stata emessa dal giudice di pace sulmonese, Alberto Paolini, che boccia il sistema sanzionatorio dell’ente. Si tratta della prima sentenza relativa alle migliaia di sanzioni per le strisce posizionate non a regola d’arte che traggono in inganno gli automobilisti. “Dall’esame della documentazione in atti”- si legge nella sentenza di Paolini- “è emerso in primo luogo che sussiste una doppia segnaletica orizzontale di arresto: l’una più marcata alcuni metri prima del semaforo e un’altra, quella originaria, più prossima al semaforo. Benchè il Comune sostenga che la segnaletica sia stata cancellata dal tempo e dall’usura, la vecchia segnaletica risulta ben visibile, quantunque sbiadita, e idonea a tratte in inganno gli utenti della strada”. Il ricorso ha riguardato anche la distanza dell’area incrocio lato Avezzano, aumentata con l’arretramento delle strisce e la distanza maggiorata tra il semaforo e la nuova striscia bianca, sul lato città, che trarrebbe pure in inganno quando il semaforo segna giallo. Il dispositivo del semaforo si chiama T-Red e rileva una media di 150 multe al giorno. Solo a dicembre ha “immortalato” oltre 4mila infrazioni, parte notificate, altre in arrivo. La stragrande maggioranza per il superamento della striscia bianca sull’asfalto: violazione che fa scattare un’ammenda di 42 euro. E la sentenza pilota sul caso è arrivata dall’avvocato sulmonese Alberto Paolini, da sedici anni a questa parte anche giudice di Pace ad Avezzano.
Andrea D’Aurelio
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