SULMONA. Ha lottato con le unghie e con i denti, per più di un anno, contro un brutto male. Questa mattina il suo cuore ha cessato di battere nella shock room del pronto soccorso di Sulmona, dove era stato trasportato d’urgenza ieri a seguito dell’ennesima crisi respiratoria. Si è spento così Enzo Corvetti, capo squadra alla Marelli e simbolo dei volontari della protezione civile di Pettorano sul Gizio. Lo scorso 14 dicembre aveva soffiato simbolicamente sulle sue 50 candeline. Una morte quella di Corvetti che ha scosso l’intera vallata peligna dal momento che era conosciuto nell’ambiente lavorativo e non solo. Si faceva apprezzare per il suo attivismo e le sue capacità di fronteggiare anche le situazioni più complicate. In pochi minuti i social sono stati presi d’assalto con numerosi messaggi di cordoglio. “Sei stato un guerriero. Non lo meritavi. Ci rincontreremo presto”- si legge in alcuni post apparsi su facebook. “Un ragazzo fantastico sempre pronto a donarsi per la comunità”- aggiunge il consigliere comunale, Angelo D’Aloisio, ricordando l’impegno di Corvetti durante gli incendi boschivi. Lo sciopero del settore automotive, che domani porterà gli operai della Marelli e della Sodecia in piazza, sarà in qualche modo dedicato anche a lui che per la fabbrica peligna si è speso anima e corpo fin quando aveva le energie fisiche. “Eravamo due amici prima che colleghi. Il secondo grave lutto nel giro di poco tempo. Domani il ricordo per lui non mancherà”- conclude Andrea Di Meo, Rsu della fabbrica peligna. Una giornata nera insomma. In tutti i sensi. La camera ardente è stata allestita nella casa funeraria Caliendo Celestial