Studenti di ogni ordine e grado celebrano il trentennale della strage di Capaci. Per non dimenticare e per coltivare, anche sui banchi di scuola, la cultura della legalità. Gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado Ovidio hanno incontrato ieri, 20 maggio,al Cinema Pacifico , il sulmonese Cesare Malvestuto , autore del libro ” Nella vera storia io c’ero”. La professoressa Tania Salvatore, organizzatrice dell’evento , ha sottolineato che alla testimonianza storica di Malvestuto, carabiniere in Sicilia negli bui della Storia della nostra Repubblica , è stata affidata la memoria di tutte le vittime delle stragi mafiose, in preparazione alla Giornata della Legalità del 23 maggio, trentennale della strage di Capaci. Sono intervenute le istituzioni unitamente al sindaco, Gianfranco Di Piero e la preside, Caterina Fantuzzi.Durante la manifestazione non è mancata la telefonata di saluto di Rita Dalla Chiesa, figlia del Generale di cui l’autore è stato autista personale. Lunedì prossimo, 23 maggio alle ore 10.30, il Polo Fermi terrà un incontro nell’aula magna dell’Itis, dedicata a Falcone e Borsellino. Oltre all’intervento dei sindaci di Sulmona e Pratola Peligna, parlerà anche il presidente dell’ordine degli avvocati di Sulmona, Luca Tirabassi. Tra i relatori figurano Pierfilippo Mazzagreco (presidente del Tribunale di Sulmona), Vittorio Sconci (psichiatra), Fabrizio Politi (docente di diritto costituzionale presso l’Università dell’Aquila) e Stefano Pallotta (presidente dell’ordine dei giornalisti d’Abruzzo)
“L’obiettivo è stimolare riflessioni da far sedimentare nelle menti di chi parteciperà all’evento – scrive il Fermi – studenti, giovani ,cittadini , autorità, studiosi e l’intero mondo della scuola, soffermandoci sull’importanza di alcuni valori, incarnati e vissuti fino in fondo dai due giudici, quelli della legalità e della giustizia, primi tra tutti, ma anche sull’esempio di coraggio, di lealtà, di onestà, di fedeltà alle Istituzioni che Falcone e Borsellino ci hanno lasciato. Per farlo abbiamo voluto chiamare “uomini di giustizia” ed esperti, per approfondire e sviluppare analisi, ma non da spettatori passivi. Quattro studenti del Polo “Fermi”, del Liceo e dell’ITI, ricostruiranno le storie delle stragi e le racconteranno con le loro parole”.
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