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SULMONA – La percentuale di affollamento degli alberghi è stata alta e si attesta intorno all’80 per cento stando ai primissimi dati ma il capodanno 2018 a Sulmona è stato senza botto, fatta eccezione dei petardi sparati a cavallo della mezzanotte come di consuetudine, quest’anno senza il divieto del Comune dopo l’ordinanza respinta dalla Prefettura dell’Aquila. Gli albergatori, chi più e chi meno, hanno ritrovato il sorriso dal momento che i turisti non sono mancati ma l’imbarazzo più grande lo hanno sperimentato gli esercenti del centro storico quando si sono trovati a rispondere alla fatidica domanda: “che si fa questa sera per il capodanno?”. E lì il silenzio assoluto, il sorriso che si spegne e la mente che comincia a riflettere su come Sulmona possa vivere nei fatti di turismo. Eventi organizzati nelle piazze cittadine non ci sono stati per non contrastare con le iniziative dei privati, si era detto nella conferenza stampa di presentazione del cartellone natalizio. Ma, fatta eccezione di veglioni e serate organizzate in alcuni locali e ristoranti cittadini, di iniziative non è che ce ne siano state molte. L’unica immagine rassicurante è quelle delle 4,30 del 1 gennaio 2018 quando il centro storico era invaso dalle auto e da un fiume di gente per il rituale della colazione. “Non ci possiamo lamentare perchè i clienti sono arrivati ma dobbiamo riflettere anche su cosa si offre al turista”- interviene Mariadora Santacroce, operatrice nel settore alberghiero. Da registrare anche la serie di negozi che hanno mantenuto abbassata la saracinesca. Ognuno avrà avuto i suoi più disparati motivi ma la scena non è sfuggita nemmeno ai più distratti.

Andrea D’Aurelio

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