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La stazione pluviometrica di Sulmona, installata nel 1908, tramite un bando di livello internazionale è entrata a far parte delle stazioni di osservazione centenarie dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale, organismo preposto allo studio sullo stato e il comportamento dell’atmosfera terrestre, del clima e della conseguente distribuzione delle risorse idriche. A darne notizia è stato il direttore dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, Mauro Casinghini, nel corso della conferenza stampa che sì è tenuta al Comune di Sulmona, alla presenza del sindaco, Gianfranco Di Piero, dell’assessore alla protezione civile, Catia Di Nisio, delle istituzioni locali e degli specialisti del settore dell’Agenzia di Protezione civile.

“La procedura per l’ottenimento del riconoscimento di stazione di osservazione centenaria – ha spiegato Casinghini – prevede che la valutazione passi al vaglio della commissione tecnica del WMO, del Sistema di Osservazione Globale del Clima (GCOS ) e dei Membri e del Segretariato WMO”. La prima serie di stazioni di osservazione centenaria è stata riconosciuta nel 2017 e ulteriori bandi sono previsti con una scadenza biennale.

L’Ufficio Idrologia Idrografico e Mareografico della Regione Abruzzo, rispondendo al bando del 2021, ha candidato tre delle proprie stazioni di osservazione pluviometrica. Considerando che il numero di stazioni accettato si limita a poche stazioni per nazione, la scelta si è focalizzata in particolare sulle tre che possono essere considerate rappresentative del clima abruzzese: Campotosto, Chieti e Sulmona.

Dopo la conferenza stampa, a suggello dell’importante riconoscimento attribuito dal WMO, una targa celebrativa è stata scoperta sul luogo dove sorge la stazione pluviometrica.

Attualmente la rete WMO di stazioni osservative centenarie comprende un totale di 21 stazioni Italiane, di cui tre in Abruzzo (oltre a quella di Sulmona, le altre stazioni pluviometriche centenarie abruzzesi sono quelle di Chieti e di Campotosto). Nel 2020, la stazione di Sulmona è stata anche selezionata come una delle stazioni di misura di riferimento in due pubblicazioni della Regione Abruzzo, nate quali studi preliminari sull’andamento delle temperature e delle precipitazioni negli ultimi cento anni in Abruzzo.

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