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SULMONA –  Rispettano la scelta del candidato sindaco ma andranno avanti autonomamente con la campagna elettorale per il turno di ballottaggio. La solidarietà ad Andrea Gerosolimo arriva dalla  sua coalizione, da quella parte che era presente questa mattina all’hotel Manhattan. “Il dolore, che traspare dalle parole di Andrea, ci colpisce per la sofferenza dell’uomo e ci indigna per la crudeltà che lo ha provocato. Video e manifesti manipolati e pubblicati senza alcun ritegno sui social sono solo la parte finale di una campagna di odio e delegittimazione che va avanti da diversi anni. Una campagna elettorale per eleggere il nuovo sindaco e la nuova amministrazione di Sulmona è stata trasformata in un vero e proprio referendum su Andrea Gerosolimo. Pertanto, intendiamo esprimere tutto il nostro affetto e la nostra vicinanza al nostro candidato, rispettando la sua scelta poiché prima dei doveri civici della politica vi è un valore maggiore, la vita e, quindi, il rispetto della dignità delle persone”- scrivono da Sulmona Protagonista- “siamo certi che Andrea riuscirà a spazzare il cumulo di fandonie su cui è stata costruita l’operazione di sciacallaggio mediatico di questi anni. Per noi la verità è figlia del tempo. Per quanto ci riguarda andremo a votare con convinzione. Porteremo a votare sostenitori ed amici. Cercheremo di far capire ai nostri elettori ed ai cittadini tutti l’idea della Sulmona che vogliamo attraverso un confronto diretto con le persone. Alla cattiveria, agli attacchi personali, agli insulti, alle calunnie, alle offese e alle derisioni, persino di nonni, mogli e figli, opporremo le nostre idee. Al desolante vuoto di contenuti che perviene dall’altra parte opporremo i nostri programmi per fare di Sulmona la città della gioia, la città del progresso, la città del benessere, la città della pace. Scenderemo in campo per vincere e per realizzare l’obiettivo di portare i trecentomila turisti, di costruire cultura, di unire il territorio, di rivitalizzare il centro storico, di recuperare le periferie, di ridare alla città le sue scuole, di salvare i suoi presidi, di riportare nelle famiglie la tranquillità di uno stipendio. Per far tornare Sulmona a sorridere”. (a.d’.a.)

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