
Dopo oltre vent’anni, Sant’Agnese fa ritorno nel luogo da cui era stata sottratta: la storica chiesa Virgo Potens di Sulmona. Il prezioso dipinto seicentesco, trafugato nel 2004 e successivamente alterato per eludere i controlli, è stato ufficialmente restituito alla Diocesi di Sulmona-Valva lo scorso 30 maggio, grazie a una brillante operazione dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli. La tela – un olio su tela di 103×77 cm – raffigura la giovane santa nell’atto di accarezzare un agnello, simbolo della sua iconografia cristiana, e con la palma del martirio nella mano destra. Proprio l’occultamento dell’agnello e la ridipintura del volto avevano trasformato l’opera in una presunta “Sibilla”, nel tentativo di immetterla nel mercato dell’arte illecita. Il meticoloso lavoro investigativo condotto dai Carabinieri TPC ha permesso di tracciare il percorso dell’opera, smascherare le alterazioni e restituirla alla comunità, grazie anche alla collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per L’Aquila e Teramo. “Questa restituzione è un segno di speranza – ha dichiarato Mons. Michele Fusco, vescovo di Sulmona-Valva –. Anche la bellezza ferita può tornare a splendere, testimoniando fede, storia e identità”. Per il Dott. Tancredi Farina, storico dell’arte della Soprintendenza, “è probabile che l’opera sia una replica di bottega del pittore Pier Francesco Cittadini, attivo nel XVII secolo, di cui esistono versioni simili a Bologna e Massa Lombarda”. Le operazioni di recupero, analisi diagnostica e attribuzione saranno raccontate in uno speciale del programma “Noos – L’avventura della conoscenza” condotto da Alberto Angela, in onda lunedì 23 giugno alle 21:15 su Rai 1. Un’ulteriore occasione per accendere i riflettori su un’operazione che unisce tutela, cultura e legalità, e che valorizza il ruolo delle chiese minori come scrigni di arte e spiritualità. La chiesa Virgo Potens, risalente al Quattrocento, conserva affreschi cinquecenteschi e testimonianze architettoniche che richiamano la sua originaria vocazione di luogo di culto per pastori e viandanti. Con il rientro della tela, la Diocesi riacquista non solo un’opera d’arte, ma un pezzo della propria memoria collettiva, ferita e ora risarcita. Un simbolo vivo della capacità di cooperazione tra forze dell’ordine, istituzioni culturali e comunità, a tutela di un patrimonio che appartiene a tutti. La tela di Sant’Agnese tornerà presto visibile nella sua collocazione originaria presso la Chiesa Virgo Potens di Sulmona, arricchendo il percorso artistico e spirituale della città.

