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SULMONA – Si svolgeranno domani  domenica 31 maggio alle ore 15,30 nella Chiesa del Ss.mo Crocifisso i funerali di Fernando Di Benedetto, l’operatore sanitario morto l’altro giorno sul monte Morrone, in seguito a un improvviso malore. La Procura della Repubblica di Pescara ha disposto la ricognizione cadaverica nell’obitorio dell’ospedale adriatico, eseguita dal medico legale, per accertare la causa del decesso che è dovuta proprio al malore improvviso che il 66 enne ha accusato in quella terribile escursione. Al termine dell’esame, dopo aver svolto il tampone (negativo) come prevede il protocollo anti Covid, la salma è stata restituita ai familiari per la celebrazione delle esequie. La camera ardente è stata allestita presso la Casa Funeraria Calendio-Celestial, aperta dalle 9 alle 19, mentre la Chiesa del Crocifisso dove sarà officiato il rito funebre, ha una capienza massima di sessanta persone. C’è dolore e sgomento in città per la morte di “Bauscione”, l’operatore sanitario che in ospedale risolveva i problemi più pratici, amante della montagna e sorridente con tutti. Alle 8,30 dello scorso 28 maggio Di Benedetto si trovava lungo “sentiero delle signore” sul versante pescarese del Monte Morrone al confine dei territori comunali di Caramanico Terme  e Sant’Eufemia a Maiella. Era andato a fare “orapi” e una passeggiata della natura insieme ad alcuni amici. Ai compagni di viaggio avrebbe detto di andare più avanti mentre avrebbe accusato un malore, facendo in tempo però a chiamare con il suo telefonino i soccorsi, descrivendo la zona dove si trovava, ma quando sono arrivati i sanitari del 118 con l’elisoccorso e una ambulanza, l’operatore sanitario era già morto. Resta il ricordo di “Bauscione”, il suo soprannome, una persona che univa ilarità al senso del dovere. “Se non ti avessi visto all’ospedale di Pescara, avrei detto bauscione stavot esagera’. Te nei sei andato nella tua montagna, da te rispettata, amata e fotografata. Lei, austera, ti ha voluto per sempre, ti ha avvolto teneramente e ti ha dato il suo eterno profumo che tu porterai ai tanti amici che hai lassù con i quali ci guardi e ci sfotti. E noi ci stiamo, perché sappiamo che sei solo un brontolone, onesto e serio. Continua, caro Fernando, a respirare l’aria della montagna più alta del mondo”, si legge in uno dei tanti messaggi sui social, a firma dell’assessore comunale Luigi Di Cesare. Senza preavviso e senza salutare la morte per Di Benedetto è arrivata nella sua amata montagna. L’auspicio è che possa ora raggiungere la vetta più alta.

Andrea D’Aurelio

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