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SULMONA. È stata fissata davanti al giudice pre dibattimentale del Tribunale di Sulmona l’udienza a carico dei sette operatori della ditta di pulizie che avevano “ripulito” il supermercato Lidl di Sulmona. I fatti risalgono al 6 febbraio 2024 quando i sette, secondo l’accusa, stavano lavorando nel supermercato quando uno di loro aveva iniziato a sottrarre la merce. Era scattato il meccanismo di emulazione che aveva spinto dieci operatori della ditta a caricare su tre auto furgonate beni di prima necessità, derrate alimentare, più un’affettatrice. Parte della merce era stata recuperata nel piazzale del supermercato dopo che i carabinieri, nel corso del pattugliamento, si erano recati davanti all’attività per controllare movimenti sospetti. Un’intuizione dei militari che avevano sventato l’azione delittuosa. I carabinieri avevano fermato sette dei dieci, i quali avevano ammesso le proprie responsabilità, spiegando le proprie ragioni. Le operazioni avevano consentito di rintracciare anche gli altri tre, a Pescara, assieme alla refurtiva. I dieci si erano difesi, mostrando le buste paga e gli stipendi da fame. Per sette la posizione sarà vagliata dal giudice pre dibattimentale, chiamando a fissare o meno il processo. L’inchiesta si era poi ampliata tanto che, sempre i carabinieri, avevano denunciato anche due vigilantes del supermercato, accusati di favoreggiamento, per aver agevolato i dieci ad eludere le indagini

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