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SULMONA – Per contrastare il fenomeno del tabagismo la Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila ha programmato la riapertura dei centri antifumo all’Aquila, Avezzano e Sulmona. I servizi si avvarranno di specialisti affiancati da infermieri e psicologi. La riattivazione dei centri antifumo, per la quale sono gia’ disponibili risorse finanziarie regionali, e’ prevista nei primi mesi del prossimo anno, tra gennaio e febbraio. Una decisione che segue lo studio condotto dalla stessa azienda sanitaria secondo il quale, in provincia di L’Aquila, si fuma di piu’ rispetto a tutte le altre aree d’Abruzzo. I fumatori, tra i 18 e 69 anni, sono 21.500, una percentuale del 30,56 %, superiore alla provincia di Teramo (29,83), Pescara (26,31) e Chieti (24.31) oltreche’ alla media regionale (28,8) e nazionale (26%). I risultati sono il frutto di un’indagine su un campione di popolazione di oltre 1.000 persone, condotta dalla Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, tra il 2014 e il 2017, nell’ambito del sistema di sorveglianza ‘Passi’. Autore dello studio, coordinato dalla dr.ssa Cristiana Mancini, e’ il servizio epidemiologia e sanita’ pubblica della Asl, diretto dal dr. Enrico Giansante. L’obiettivo e’ quello di monitorare il fenomeno e realizzare attivita’ specifiche di prevenzione. L’indagine, condotta con interviste telefoniche, rientra nei programmi di prevenzione sui fattori di rischio relativi a comportamenti connessi all’insorgenza delle malattie croniche non trasmissibili. Una media di 20 sigarette al giorno. Dallo studio emerge che sono dedite alle ‘bionde’ 3 persone su 10 tra i 18 e 69 anni che rappresentano il 31% della popolazione della provincia. Nel territorio, in media, il numero di sigarette fumate al giorno e’ 13 ma il 27% delle persone succubi del vizio supera le 19 sigarette al giorno. La fascia d’eta’ in cui piu’ alto e’ il consumo di tabacco e’ 25-34 anni (43%). Molto elevato e’ il numero di fumatori anche nella popolazione piu’ giovane. Tra 18 e 24 anni, infatti, la percentuale tocca il 38% e va abbassandosi gradualmente nella fasce anagrafiche successive: e’ del 35% tra 35-49 anni e si riduce al 23% tra 50-59 anni. Quale l’identikit del fumatore che si puo’ trarre da questi dati? Tracciarlo non e’ semplice perche’ varia in base a diversi fattori: genere, eta’ e condizioni socio-economiche.

Andrea D’Aurelio

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