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SULMONA – Tac rotta, sale operatorie con i filtri da cambiare da oltre un anno, emergenza pediatrica in Valle Peligna, liste d’attesa interminabili e tour nelle zone pedemontane della città. Riparte da queste cinque priorità l’attiva del Tribunale dei diritti del Malato che esce dal breve commissariamento e ricomincia dall’avvocato Catia Puglielli, da ieri nuovo coordinatore del Tdm. Lo ha deciso l’assemblea dell’associazione Cittadinanza attiva che è stata convocata all’indomani della decadenza di tutte le cariche per via delle dimissioni rassegnate dall’ex coordinatore dell’associazione, Mariagrazia Maradei. L’assemblea ha eletto nuovo coordinatore Aldo Fontana che, a sua volta, ha proposto il nome della Puglielli come coordinatore del Tribunale per i Diritti del Malato. L’elezione è quindi avvenuta all’unanimità. Oggi le porte del Tdm si sono riaperte dopo una breve interruzione legata al commissariamento. Per la Puglielli non c’è tempo da perdere. “Sono molto soddisfatta di questa elezione e continuerò a portare avanti il lavoro che sto facendo da oltre dieci anni”- ha esordito la Puglielli che indica subito le priorità. Prima di tutto partirà un sollecito alla Asl per il mancato funzionamento della Tac che costringe gli utenti ad essere dirottati in altri presidi. Come pure il neo coordinatore Tdm intende chiedere spiegazioni all’azienda sanitaria sull’emergenza pediatrica che, se in Valle Subequana è stata tamponata, in Valle Peligna resta irrisolta. Due dottoresse sono andate in pensione e circa 1500 piccoli pazienti hanno bisogno di cure. Nell’elenco delle cose urgenti ci sono anche i filtri delle sale operatorie, problema segnalato da Onda Tg, che ha spinto la Puglielli a scrivere alla Asl e a minacciare un esposto ai Nas. Ma nei prossimi giorni il Tdm farà la sua proposta per accorciare i tempi lunghi delle liste d’attesa come pure sarà portato avanti il tuor nelle frazioni per mantenere il filo diretto con i cittadini. Buon lavoro a Catia Puglielli, Aldo Fontana e a tutto lo staff del Tdm e di Cittadinanzattiva. La porta del Tribunale dei diritti del Malato da oggi non sarà aperta ma spalancata a chi ha bisogno.

Andrea D’Aurelio

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