SULMONA. “Per queste ragioni, fin da subito, chiediamo a Marianna Scoccia, Maria Assunta Rossi ed Antonietta La Porta, quali espressione del nostro territorio in Consiglio regionale, di attivarsi in tutte le sedi istituzionali e di sottoscrivere questo documento per vedere tutelati i diritti di noi lavoratori della
guardiania dei presidi di Sulmona”. È l’appello lanciato in una nota dagli addetti alla portineria dell’ospedale di Sulmona, alla vigilia del consiglio regionale. Di seguito la nota. “In questi giorni abbiamo amaramente riscontrato come i soggetti prevalentemente coinvolti dai tagli previsti dal Piano di Razionalizzazione 2024 della ASL1 saremo noi, i lavoratori della guardiania dei Presidi di Sulmona. Abbiamo sempre svolto il nostro lavoro con passione, professionalità ed instancabile dedizione fornendo un indispensabile servizio ai cittadini anche durante il difficile
periodo della crisi pandemica. Durante il periodo del covid abbiamo lavorato
ininterrottamente per 12 ore giornaliere e 12 o notturne senza che ci sia stata accordata 1 ora in più, senza avere la
possibilità di mangiare o a volte andare in bagno schierati in prima linea con i rischi annessi, sempre presenti e senza aver mai abbandonato il posto di lavoro. Riteniamo profondamente ingiusto che ci sia una tale
disparità di trattamento tra i diversi ospedali della nostra provincia e che non vengano garantiti gli stessi livelli
occupazionali. Inoltre con la riduzione del servizio di guardiania non saranno garantiti adeguati livelli di sicurezza sia con
riferimento agli operatori sanitari che ai degenti. Si fa altresì presente che l’Ospedale di Sulmona ospita, in
un reparto dedicato, detenuti del carcere di Sulmona appartenenti al circuito di alta sicurezza. Da evidenziare che si registrano quotidianamente , sopratutto durante le ore notturne, tentativi di ingresso in
Ospedale da parte di malintenzionati che finora sono sempre stati respinti grazie al servizio di guardiania. Pertanto si ritiene assolutamente necessario garantire
quantomeno un servizio di vigilanza in grado di controllare, sopratutto nelle ore notturne gli accessi in Ospedale.
QUALSIVOGLIA MALAUGURATO AVVENIMENTO
POTREBBE IMPLICARE RESPONSABILITA’ ANCHE
DI CARATTERE MORALE A CARICO DEGLI ORGANI
DECISIONALI. Per queste ragioni, fin da subito, chiediamo a Marianna
Scoccia, Maria Assunta Rossi ed Antonietta La Porta, quali espressione del nostro territorio in Consiglio regionale, di
attivarsi in tutte le sedi istituzionali e di sottoscrivere questo documento per vedere tutelati i diritti di noi lavoratori della
guardiania dei Presidi di Sulmona”.