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SULMONA – Non ha colto il senso della protesta simbolica e di quell’abbraccio contro il taglio degli alberi di via papa Giovanni XXIII. E non ci ha pensato due volte a rimuovere sagome, t-shirt e braccia tese per disperderle nelle aiuole circostanti. Questa mattina è andata in scena la protesta della protesta. Perché una sulmonese fuori sede, rientrando a casa, non ha gradito e capito la simbologia del gesto dimostrativo. E ha staccato maglie e t-shirt da uno dei due tronchi di via papa Giovanni che è stato oggetto di taglio. La protesta simbolica era scattata proprio per spronare le istituzioni a convertire quanto resta dell’albero in un’opera d’arte. “Non abbiamo nulla contro quelle sagome e non possiamo nemmeno accettare che ora tutto il materiale sia stato gettato a terra nella vicina area verde”- intervengono alcuni residenti che non hanno gradito il gesto della signora e in passato avevano ideato un’altra protesta, quella per la sistemazione del manto stradale, deformato proprio dalle radici degli alberi. Il progetto di rimessa a nuovo del quartiere, scaturito dal confronto dell’ex vice sindaco Nicola Angelucci con i residenti della zona, prevede l’abbattimento e la sostituzione di 60 alberi, marciapiedi da allargare, nuovi arredi e panchine da posizionare per buttare un occhio sulla rivitalizzazione e socializzazione di un quartiere vissuto e abitato, ma anche potenziamento dell’illuminazione pubblica e restyling dell’area verde. Il tutto con una somma di 300 mila euro che è stato inserita nel piano triennale delle opere pubbliche 2019-2021. Le radici degli alberi sono entrate nelle abitazioni, circolare e parcheggiare diventa quasi un’impresa alla luce della deformazione del manto stradale. Da qui il progetto concertato con il Comune. Ma tempi e modalità sono ancora da definire.

Andrea D’Aurelio

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