
SULMONA. “E’ una decisione che ha sorpreso anche noi. Valuteremo se ci sono i margini per riaprire la trattativa”. Lo afferma il direttore sanitario dell’ospedale di Sulmona, Maurizio Masciulli, sul taglio delle ore di lavoro per il personale della portineria. Un argomento che domani sarà al centro anche della seduta del consiglio regionale. Le organizzazioni sindacali sono pronte a scendere in campo con un’assemblea pubblica aperta a istituzioni, parti politiche, cittadinanza, il prossimo 30 settembre alle ore 10, davanti all’ospedale di Sulmona. Se non arriveranno, a breve termine, le soluzioni alle gravi ricadute occupazionali e sociali che l’attuazione del piano di razionalizzazione della ASL 1 rischia di provocare. “Dietro ogni linea di Excel che state eliminando , non ci sono numeri ma persone in carne ed ossa, volti e famiglie, ognuno con una propria storia personale”- ha dichiarato Gianna Pizzi, del servizio nelle sedi ASL di Sulmona e Castel di Sangro, ricordando anche le molteplici funzioni che fanno capo agli addetti: gestione sbarra agli accessi al pronto soccorso, al parcheggio interno dell’ospedale e alla farmacia, gestione e consegna carrozzine e gestione degli accessi di pazienti dializzati, controllo di telecamere, conservazione chiavi dell’intera struttura ospedaliera, apertura e chiusura di ponti di collegamento tra reparti e giri di controllo diurni e notturni,