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SULMONA – Si è recato in una struttura sanitaria dove era possibile sottoporsi allo screening per il contagio da Covid-19. Lui era lì per altre ragioni. Ma ha deciso di tagliare la testa al toro e di togliersi lo scrupolo. E quando è arrivato l’esito del tampone si è subito impallidito in volto. Positivo. La storia è quella di un sulmonese di mezza età che nella rubrica “Raccontalo al Mister”, svela i retroscena del suo contagio, per sensibilizzare la popolazione a non dare nulla per scontato in questo tempo di pandemia, alle porte del Natale e di una eventuale terza ondata assolutamente da scongiurare. “Sono andato nella struttura per una riparazione e sapevo che era possibile fare il tampone rapido. Così ho deciso di farlo giusto per togliermi il pensiero. Alla fine sono uscito positivo io e ci hanno sottoposti tutti a tampone molecolare. In famiglia siamo tutti positivi e in attesa di negativizzazione”- racconta l’uomo. Un classico esempio di un contagio scoperto per caso, senza sintomi o campanelli d’allarme. “Ripeto siamo tutti completamente asintomatici e con quel tampone ho bloccato la diffusione del contagio. Bisogna quindi essere previdenti e non sottovalutare il rischio. E’ importante. Alla luce della mia esperienza è un appello che mi sento di fare”- conclude l’uomo. Proprio in questi giorni sta andando avanti la terza tornata di screening a Sulmona, dedicata prevalentemente ai fuori sede, per intercettare il cosiddetto contagio da ritorno. Finora la partecipazione non ha superato le aspettative. Per questo è necessario cambiare approccio. Non è salvando il Natale che si evita una terza ondata. E’ infatti fondamentale salvaguardare sé stessi e i propri cari.

Andrea D’Aurelio

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