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SULMONA – Il referto del tampone non arriva in tempo utile e la prestazioni sanitaria è da riprogrammare. E’ quanto accaduto ieri a un paziente dell’area peligno-sangrina che ha denunciato il caso alla nostra emittente televisiva, essendo stato costretto a rinunciare all’esame che aveva prenotato. La refertazione dei tamponi molecolari svolti lo scorso 20 settembre al Palasport ha subito ieri dei ritardi nella trasmissione dei dati, legati probabilmente ai flussi informatici. Non pochi i disagi e le segnalazioni, tra cui quella del paziente, che ripropone una problematica importante, ovvero la necessità di creare un percorso ospedaliero ad hoc per i tamponi. Gli utenti che devono accedere alle prestazioni sanitarie, nel caso in questione una colonscopia, vengono infatti dirottati nel drive in della Asl e inseriti nel circuito di refertazione. Il rischio, come del resto avvenuto, è che i tempi di trasmissione dei referti non coincidano con le esigenze del paziente. Su specifica disposizione della Direzione sanitaria in ospedale vengono svolti e processati solo i tamponi per i sospetti Covid intercettati nel pre-triage, per i pazienti da ricoverare e per le prestazioni urgenti del pronto soccorso. Niente tamponi per chi deve sottoporsi ad un esame. In quel caso l’utente si mette in fila con la Asl e viene inserito in una delle tre sedute settimanali del lunedì, mercoledì e venerdì. Una scelta che negli ultimi mesi ha scatenato varie reazioni oltre ad aver provocato qualche difficoltà. “Se in ospedale esiste un macchinario che processa i tamponi, ottenuto peraltro con tanto di rivendicazioni, perché non viene utilizzato anche per le prestazioni intra ospedaliere?”- si chiedono gli utenti. Un problema che va avanti da tempo e che andrebbe adeguatamente affrontato.

Andrea D’Aurelio

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