SULMONA. Parte la stagione all’aperto e il Comune tenta la rimonta con i permessi del suolo pubblico. Una ventina ne sono stati rilasciati nell’ultimo periodo e altri sono in itinerare, all’esame della conferenza di servizi. A confermarlo, sul quotidiano Il Centro, è il Comandante-Dirigente, Domenico Giannetta. Al momento una ventina di commercianti potranno inaugurare la stagione estiva alle porte. Inizialmente, delle 35 domande pervenute al Comune, la gran parte non hanno ricevuto il consenso degli uffici comunali di Palazzo San Francesco. Il problema è stato dovuto alle morosità accumulate negli anni, per un fraintendimento di fondo: in particolare la deroga per il Covid che aveva liberalizzato dal 2020 fino al 2023 l’uso del suolo pubblico, ma solo parzialmente (per i primi mesi) il pagamento della tassa relativa. Insomma molti esercenti, hanno ritenuto che l’esenzione dall’autorizzazione, fosse anche un’esenzione dal canone (ex Tosap). Lo scorso aprile il Comune aveva incontrato i titolari delle attività, dicendo sì ad un piano di rientro, per chi aveva presentato regolare domanda per l’utilizzo del suolo pubblico e al momento risulta moroso. La sanzione non sarà applicata per intero, ma solo per il 30%. Il tutto rateizzabile con pagamenti pari alla durata della concessione. Tuttavia non mancano osservazioni. “Bisogna passare per il Suap e il problema riguarda principalmente i tempi di evasione della pratica”- interviene Franco Ruggieri, titolare di un bar in centro storico- “io ho fatto domanda a marzo. Non possono passare tre mesi per rilasciare un’autorizzazione. E’ questo il problema di fondo senza contare che l’area esterna della mia attività non è nemmeno pubblica ma condominiale”. L’attività all’aperto, poi, dovrebbe a breve fare i conti anche con il nuovo regolamento sul decoro urbano che è stato predisposto dall’assessore al Centro Storico, Sergio Berardi e che, tra le altre cose, regolamenterà anche l’arredo urbano e quello dei dehors dei locali. Nel frattempo, nel centro storico sulmonese, sono ripartiti i controlli della polizia locale, per i mastelli della raccolta differenziata che devono essere tenuti all’interno delle singole attività, come recita un’ordinanza sindacale del 2017. I vigili urbani, coordinati dal Comandante, Domenico Giannetta, hanno portato avanti in queste settimane una campagna d’informazione. Nei prossimi giorni, per i trasgressori, si passerà alle sanzioni. “Ci dicono che dobbiamo affittarci un locale per depositare i mastelli o recarsi nell’isola ecologica che, di notte, è chiusa. Ci domandiamo a che serve pagare la Tari. In questo modo non ci lasciano più lavorare”- commentano gli esercenti di piazza Garibaldi- “sembra che nell’ultimo periodo il problema di Sulmona siano diventati i locali tra movida, suolo pubblico e decoro urbano”