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SULMONA – Tempi troppo lunghi per un’ecografia e una radiografia in quattro ospedali, tre abruzzesi e uno fuori regione. Protagonista della vicenda è un sulmonese che è stato costretto a chiedere aiuto a una clinica privata, ottenendo l’erogazione delle prestazioni sanitarie nella giornata di ieri, in tempi record rispetto la richiesta degli esami in questione. Un problema sentito e attualissimo che accomuna una serie di pazienti con denunce e segnalazioni che si rincorrono nell’ultimo periodo. Il sulmonese aveva prima richiesto le prestazioni sanitarie all’ospedale di Sulmona ma avrebbe dovuto attendere fino ad ottobre 2018. Non ha trovato liste d’attesa meno lunghe negli altri ospedali della provincia dell’Aquila. Ad Avezzano l’esame sarebbe stato fissato nel mese di settembre mentre al San Salvatore dell’Aquila nel mese di luglio. Prima data utile, in ordine tempo, sarebbe stata al Policlinico Umberto I di Roma per il 3 aprile. Ma alla fine ecografia e radiografia in tempi record sono state eseguite in una clinica privata di Avezzano. “L’alternativa era effettuare questi esami a pagamento con un costo di oltre 500 euro. Questo è lo Stato di cui io sono contribuente”- si sfoga il sulmonese che non nasconde il suo sdegno per una sanità che non riesce a stare al passo con le esigenze dei pazienti. E’ uno dei punti che il Tribunale per i diritti del Malato ha sollevato al responsabile regionale di Cittadinanzattiva Aldo Cerulli che lunedì incontrerà Alfonso Mascitelli dell’Agenas. Se è vero che le urgenze devono essere segnalate dal medico o dallo specialista e vengono sempre assicurate- come ha ricordato il Manager Tordera- la problematica merita seria attenzione e la ricerca di soluzioni non è più differibile.

Andrea D’Aurelio

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