
Due anni e nove mesi di reclusione, 500 euro di multa e pagamento della spesa processuale. È la pena inflitta oggi dal collegio del Tribunale di Sulmona, Pierfilippo Mazzagreco, per M.M, 47enne di Sulmona, finito sul banco degli imputati con l’accusa di tentata estorsione e lesioni personali aggravate assieme alla moglie V.L., 44enne, che e’ uscita assolta per non aver commesso il fatto, dal momento che nel corso del processo non è emerso il concorso di reato. Le indagini avevano ricostruito una storia di tre anni di minacce, vessazioni ed intimidazioni varie, collegate ad un incidente stradale avvenuto nel 2019. La coppia, stando al capo d’imputazione , aveva preteso che il risarcimento del danno ottenuto dalle vittime, una coppia di circa 50 anni, dovesse essergli consegnato come corrispettivo della testimonianza resa nell’ambito della relativa causa civile. Si era quindi arrivati all’aggressione della vigilia di Pasqua del 2022, il 16 aprile, a danno di un 61enne, che aveva fatto scattare l’intervento degli agenti del commissariato di Sulmona. Da quel momento era partita l’inchiesta quando le persone offese avevano presentato una denuncia di parte. Per la donna tutte le accuse sono cadute, non avendo agito assieme al marito mentre per il 48enne è arrivata la condanna a tre anni di reclusione, chiesta dal sostituto procuratore, Stefano Iafolla, che in ogni caso ha escluso l’aggravante della premeditazione. Per l’avvocato difensore, Silvia Iafolla (che assiste entrambi gli imputati), alla base del castello delle accuse ci sarebbero solo le dichiarazioni della vittima, senza alcun riscontro concreto. Per questo la sentenza sarà appellata