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SULMONA – Cercò di superare tre moto ma, durante la fase di rientro, urtò uno dei motociclisti facendolo cadere a terra e procurandogli delle ferite risultate poi fatali. Per S.D.F., 67enne di Teramo imputato di omicidio stradale, si è aperto ieri il processo davanti al giudice, Francesca Pinacchio. L’uomo è accusato di aver provocato la morte del 70enne Fernando Ranalli, persona assai nota in provincia per esser stato presidente del Comitato Provinciale della Federciclismo fin dagli anni ’80. Grazie a lui, avevano preso slancio anche altre discipline sportive tra cui il pattinaggio, il tiro con l’arco e lo sport paralimpico. Un impegno, guidato da una passione fortissima, che lo stesso Coni gli aveva riconosciuto assegnandogli tutte le stelle al merito sportivo (bronzo, argento e oro, quest’ultima ottenuta nel 2012). L’incidente risale al 29 luglio 2021. S.D.F., a bordo di una Mercedes, stava guidando lungo la strada statale 17, con direzione da Roccaraso a Sulmona, nel comune di Pettorano sul Gizio. Verso le 20.20, a una velocità di circa 84 chilometri orari, quindi superiore al limite di 50 vigente su quella strada, tentò il sorpasso di tre motociclisti, nonostante la doppia linea continua. Durante la fase di sorpasso dell’ultima moto, tuttavia, si accorse di un veicolo che arrivava dalla direzione opposta e, costretto a rientrare nella propria corsia, sterzò verso destra, urtando la Yamaha su cui viaggiava Ranalli che cadde sull’asfalto. Immediati i soccorsi. Il 70 venne trasportato con urgenza in ospedale  dove purtroppo morì nella notte

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