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SULMONA – Non accettava la relazione sentimentale che la figlia minorenne aveva intrapreso con un giovane del posto arrivando perfino ad umiliarla, minacciarla di morte e costringerla ad andarsene via di casa. Protagonista della delicata vicenda giudiziaria è un 60 enne residente a Sulmona che è comparso ieri davanti al giudice per le udienze preliminari, Marta Sarnelli, per l’ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia. L’uomo sarà processato con rito abbreviato il prossimo 12 ottobre. I fatti risalgono al biennio 2020-2021, precisamente da dicembre a luglio, quando l’imputato, secondo l’accusa, avrebbe posto in essere nei confronti della prole convivente una serie di atti lesivi dell’integrità fisica e morale della persona tramite continui episodi di violenza poichè non tollerava la relazione che la giovanissima aveva intrapreso con un giovane del posto. Un vero e proprio incubo per la minore che abbandonò la casa familiare per essere presa in carico in una struttura collocata nell’aquilano. In più occasioni il “padre padrone” l’avrebbe minacciata di morte. “Se ti prendo ti sparo in bocca a te e a lui” avrebbe detto in una circostanza. Da lì la denuncia e l’inchiesta avviata dagli inquirenti. Per il 60 enne la sentenza arriverà il mese prossimo.

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