
Un anno e cinque giorni di reclusione, risarcimento da liquidare in sede civile e pagamento delle spese processuali. E’ la pena inflitta dai giudici della Corte d’Appello dell’Aquila per E.P., 47enne di Pratola Peligna, finito sul banco degli imputati per aver minacciato in modo grave un suo conoscente. I giudici della Corte hanno confermato la sentenza del Tribunale di Sulmona. I fatti risalgono al 10 luglio 2018 quando, secondo l’accusa, il 47enne aveva puntato al volto della persona offesa una pistola scacciacani. “Ora ti uccido”- aveva detto alla vittima, fortemente scossa dall’accaduto a tal punto che ne era scaturita una denuncia di parte e il successivo processo. I carabinieri avevano sequestrato l’arma, scoprendo che si trattava di una scacciacani e non di una pistola vera, ma ciò non ha evitato la condanna al 47enne per la minaccia aggravata. Condanna che l’avvocato difensore, Pietro Autiero, è pronto ad impugnare in Cassazione. Ad assistere la vittima è stata invece Antonietta Pace.