
Aprire un confronto pubblico e trasparente sulla situazione attuale dell’azienda, esaminando criticità, bilanci e scelte strategiche, alla presenza di tutte le organizzazioni sindacali del settore. E’ quanto chiede RSU UGL PSA ha espresso forte preoccupazione per le possibili conseguenze sull’azienda e sui suoi dipendenti. erve un’analisi obiettiva e condivisa – afferma la RSU UGL PSA – che metta in luce le motivazioni che hanno portato l’Amministrazione ad avviare una gara, anziché procedere con il rinnovo dell’affidamento diretto. Una scelta che, nei fatti, potrebbe pregiudicare il futuro stesso di Cogesa, ridimensionandola a semplice fornitore di servizi per conto di soggetti terzi”.I sindacati sottolineano come Cogesa abbia sempre rappresentato un presidio industriale e occupazionale strategico in un territorio già segnato da anni di crisi economica e spopolamento. In questo senso, l’azienda – secondo l’UGL – dovrebbe poter continuare a svolgere un ruolo centrale nel processo di riorganizzazione regionale del settore rifiuti, coordinato da AGIR (l’Agenzia regionale per la gestione integrata dei rifiuti), rispettando i criteri previsti per la gestione in house. La preoccupazione principale resta quella occupazionale: “Non possiamo accettare – scrive il sindacato – che Cogesa venga ridotta a un soggetto marginale, perché ciò metterebbe seriamente a rischio la stabilità dei lavoratori oggi in forza. Ogni posto di lavoro deve essere salvaguardato”.L’UGL PSA si dice disponibile a collaborare in maniera costruttiva con l’Amministrazione, ma chiede che il confronto sia avviato subito, senza ulteriori ritardi. “Auspichiamo che il Comune di Sulmona accolga tempestivamente la nostra richiesta – conclude la nota – e che si avvii un percorso serio e responsabile per tutelare l’azienda, i suoi lavoratori e il ruolo del territorio all’interno del sistema regionale. Non possiamo permettere che Sulmona resti ancora una volta ai margini”.









