SULMONA – Prestazioni diagnostiche della Medicina Nucleare dirottate all’ospedale San Salvatore dell’Aquila se l’ordinanza sindacale riguardante le attività al Centro di Salute Mentale in viale Mazzini non sarà sospesa. E’ l’avvertimento-sollecito che arriva al sindaco di Sulmona Annamaria Casini dal Direttore Generale della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila Rinaldo Tordera che ha ricevuto comunicazione dalla Direzione Sanitaria dell’ospedale dell’Annunziata che la sede provvisoria del Cim ( reparto Medicina Nucleare dell’ospedale) potrà essere allocata nel reparto di Medicina Nucleare fino al 7 dicembre prossimo dal momento che, a partire dal 12 dicembre, verranno effettuate le prestazioni diagnostiche mensili stabilite dal Direttore del Dipartimento delle Tecnologie Pesanti. Serve quindi una soluzione altrimenti, per Tordera, l’alternativa è solo una: sacrificare le prestazioni diagnostiche per non interrompere le attività del Cim. “Nel caso in cui dovesse persistere la validità dell’ordinanza alla data del 7 dicembre”- fanno sapere dalla Asl- “la Direzione aziendale sarà costretta, suo malgrado, ad autorizzare l’effettuazione delle prestazioni diagnostiche presso il presidio ospedaliero dell’Aquila, non potendo interrompere le attività del Centro di Salute Mentale, con conseguenti disagi per l’utenza dell’area di Sulmona”. Ci si ritrova quindi di fronte a un bivio e non è escluso che, anche questa volta, a rimetterci saranno i cittadini. Le attività al Cim di viale Mazzini sono state sospese dopo l’ispezione dei Nas che hanno riscontrato una serie di irregolarità.
Andrea D’Aurelio
Riproduzione riservata