
Battesimo intenso e a tratti teso per l’era Tirabassi che ha debuttato questa mattina in consiglio comunale. A presiedere la prima seduta è stata la consigliera più “anziana”, Rosella D’Angelo. Franco Di Rocco è stato eletto all’unanimità presidente del consiglio comunale dell’era Tirabassi. Di Rocco ha ottenuto 11 voti mentre sei sono state le schede bianche. È stato quindi eletto al secondo scrutinio. La minoranza consiliare si è astenuta perché, spiega il candidato sindaco non eletto Angelo Figorilli, “non siamo stati minimamente concertati sul punto e avremmo preferito indicazioni in linea con il risultato elettorale, ovvero Rossella Piccoli”. Pronta la replica del sindaco, Luca Tirabassi. “Quando si comincia un viaggio insieme è fisiologico doversi conoscere. Dalla minoranza non ho avuto una telefonata e tra i punti cardini della nostra attività ci sarà sempre l’inclusione”- ribatte Tirabassi, spiegando che Di Rocco da otto anni siede sui banchi di Palazzo San Francesco. Non sono d’accordo i consiglieri comunali, Maurizio Balassone e Ornella La Civita. “Essendo una figura di riferimento di un’area politica, per noi non può essere espressione di terzietà. Nulla contro la persona di Di Rocco, che ha esercitato negli anni il suo ruolo con senso di responsabilità”. Un’elezione avvenuta non senza fibrillazioni che inaugurano la stagione “calda” del consiglio comunale. Di Rocco ha ricevuto la fascia con i colori della città dal comandante della polizia locale, Domenico Giannetta. “Non dimentico da dove vengo e la mia elezione è contro ogni pregiudizio. Sarà garante di ogni singola voce perché questo è il consiglio di tutti”- ha esordito Di Rocco che ha preso possesso dello scranno più alto dell’assise. Poi l’elezione della vice presidente del consiglio comunale, Katia Di Marzio. Segretari d’aula sono stati eletti Simona Fusco e Ornella La Civita. Mentre la commissione elettorale sarà composta da Rossella Piccoli, Ernesto Zuffada e Maurizio Balassone (come membri titolari) e Vincenzo Di Cesare, Germano Sgreccia e Katia Di Marzio. È stata quindi la volta del giuramento del sindaco che ha indossato la fascia tricolore. “Giuro di osservare fedelmente la Costituzione e le leggi dello stato”. Questa la formula pronunciata da Tirabassi che ha iniziato ufficialmente il suo mandato amministrativo. Quindi l’annuncio ufficiale della giunta, già svelata a mezzanotte. Mauro Tirabassi sarà vice sindaco con delega al personale, lavori pubblici, manutenzione e verde, servizi cimiteriali e demografici. A Emanuela Cosentino, Fratelli d’Italia, vanno le deleghe di cultura, grandi eventi, turismo, transizione ecologica, istruzione e servizi informatici. In giunta anche Federica La Porta per Forza Italia, dopo il colpo di scena di ieri sera. Gestirà politiche della casa, politiche giovanili, sociale e mobilità sostenibile. Alessandro Pantaleo si occuperà invece di bilancio, patrimonio, attività produttive, centro storico, politiche europee e rete Gas. Fabriziog Paolini avrà a che fare con urbanistica, ricostruzione, esternalizzazione, industria e Cuc. Il sindaco tiene per sé società partecipate contenzioso, ambiente, polizia locale e farmacia. Deleghe che gestirà assieme ai coordinatori della Lega e dell’Udc, almeno informalmente, le due anime escluse dalla coalizione. I decreti di nomina saranno formalizzati lunedì. “Non conosco un metodo migliore per rispettare il primo cardine di ogni democrazia che è l’espressione del voto dei cittadini. Per questo ho detto pubblicamente che non avrei mai preventivamente garantito a nessuno qualsivoglia ruolo, aggiungendo che avrei rispettato il voto e conseguentemente ascoltato e interloquito con tutte le forze politiche, a cominciare con i partiti e le liste che avessero conseguito il maggior numero di voti e espresso una rappresentanza consigliare”- rimarca Tirabassi, facendo notare che “siamo uniti dall’intento di operare per il bene della città”. “Mi auguro che in questa aula si possa sempre discutere del cosa piuttosto che del chi, cioè dei contenuti. Mi aspetto una giunta con il massimo della lealtà, ovvero confrontarsi apertamente e non dietro le spalle. Dalle minoranze mi attendo critiche costruttive”- ha aggiunto il primo cittadino. Tra le priorità la ricostruzione, la riorganizzazione della macchina amministrativa, il decoro urbano e il Tribunale. È l’alba di un nuovo giorno per la città. Grandi le aspettative in linea con il consenso elettorale ottenuto dalla coalizione e con la tanto sbandierata filiera istituzionale. Anche alla “prima” presenti tanti big della coalizione. Dal senatore meloniano Guido Liris all’assessore Roberto Santangelo