SULMONA – Contagi in via di assestamento e altri ricoveri segnati nei registri Asl. Sono 135 i nuovi casi di Covid-19 messi a referto nella giornata del 29 gennaio, “solo” due in più rispetto alla giornata di ieri, così distribuiti: Sulmona 59, Pratola Peligna 12, Introdacqua 9, Castel Di Sangro 8, Alfedena 7, Barrea 5, Prezza 4, Ateleta 4, Rivisondoli 3, Pettorano sul Gizio 3, Pescocostanzo 3, Bugnara 3, Scontrone 2, Roccaraso 2, Raiano 2, Pescasseroli 2, Pacentro 2, Campo Di Giove 2, Scanno 1, Roccacasale 1, Molina Aterno 1. Un nuovo fronte si ipotizza ad Introdacqua mentre la maglia nera tocca ancora a Sulmona. Nella casella dei nuovi casi, tra gli altri, sono finiti una bimba di sei mesi domiciliata a Pratola e un’operatrice sanitaria che opera sul territorio. L’assestamento della curva epidemiologica sta ormai prendendo forma anche se lo stato di allerta resta ancora attivo per i numerosi fronti di contagio che si stanno controllando sul territorio, dalla casa famiglia di Campo di Fano alla clinica San Raffaele di Sulmona, fino all’ospedale e alla casa di riposo. Ancora sotto scacco le scuole che sono state sostanzialmente svuotate dal virus irrefrenabile con le oltre 80 classi poste in dad dal 10 gennaio ad oggi. Nuovi provvedimenti sono in corso di definizione, all’esito dei nuovi contagi tra minori. Formalmente saranno adottati nella giornata di lunedì. Complessivamente sono oltre 3100 gli attuali positivi e sorvegliati dalla Asl sul territorio, la quasi totalità in isolamento domiciliare. Nonostante la pressione sugli ospedali per gli estenuanti ritmi di lavoro, il tasso di ospedalizzazione resta relativamente contenuto anche se nelle ultime ore il bollettino Asl segna 21 attuali degenti di cui 1 in terapia intensiva. Un nuovo ricovero è stato eseguito nella giornata di ieri. Si tratta di uno dei pazienti presi in carico nell’area grigia dell’ospedale di Sulmona, trasportato nelle malattie infettive di Avezzano. Nel terzo piano del nuovo ospedale ci sono ancora quattro pazienti in attesa di collocazione di cui due erano già degenti del nosocomio. Un trasferimento è in via di esecuzione anche se continua l’assalto alla diagnosi ospedaliera, mettendo a dura prova il sistema. Il virus intanto continua a mietere vittime, anche in questa quarta ondata. Questa volta si tratta di una donna relativamente giovane. Adriana Giammarco, 64 anni, è morta nell’ospedale civile di Pescara dove aveva contratto il virus lo scorso martedì, come raccontano i familiari, durante la degenza che si era necessaria per la cura di altre patologie. L’infezione da Covid-19 (che non risulta nella piattaforma regionale di riferimento) ha quindi aggravato il suo quadro clinico fino a quando, alle quattro di questa notte, il suo cuore ha cessato di battere. La donna era vaccinata con tre dosi ma le sue condizioni di salute risultavano già particolarmente compromesse per vie delle patologie di cui soffriva. Giammarco è la 104 esima vittima che finisce sul registro Covid del Centro Abruzzo dall’inizio dell’emergenza pandemica. Anche se il decesso sarebbe solo legato e non provocato dal virus. Rallenta l’inoculazione con il totale dei vaccini somministrati sotto quota 300. La sfida è quella di spingere sul fronte dei minori mentre si sta confermando l’assalto all’hub degli over 50 in vista dell’obbligo ormai prossimo. Andrea D’Aurelio
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