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SULMONA – Per molti è stato un bel regalo, rivivere cioè la Processione del Venerdì Santo con le immagini di archivio di onda tv. Ma ancor più toccante è stata la via Crucis dedicata al dramma dell’emergenza Covid che ha visto alternarsi le varie figure coinvolte. Dal primario della rianimazione alla dottoressa del pronto soccorso, passando per la commerciante preoccupata,  la giovane incerta, il figlio ancora incredulo, la suora decisa e determinata, il paziente Covid guarito dopo un percorso di degenza ospedaliera. Lo spaccato della quotidianità è venuto fuori grazie al connubio tra preghiera e tradizione nonchè grazie alle riflessioni preparate dall’azione cattolica del centro storico su indicazione dell’Arciconfraternita della Santissima Trinità. Due ore di tandem tra immagini e preghiera destinate, anche queste, ad essere consegnate agli annali vista la particolare circostanza storica. Non potevamo venire meno al racconto della tradizione che da anni fa capo alla nostra emittente. L’auspicio è che il venerdì santo da “remoto” risvegli non solo il senso di appartenenza alla storia sulmonese ma anche il senso di prossimità. Non più l’uno contro l’altro ma l’uno per l’altro.

Andrea D’Aurelio

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