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Orso bruno marsicano. PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO
Orso bruno marsicano. PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO

Pescasseroli: Tre orsi bruni europei vittime di un passato di persecuzioni e maltrattamenti, detenuti per anni a Joniskis, in Lituania, saranno ospitati nel centro visite del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise (Pnalm) a Pescasseroli.

Un’operazione preparata con cura da una rete internazionale superando difficoltà dovute soprattutto all’emergenza Coronavirus.

Questa missione di salvataggio è stata resa possibile grazie alla preziosa collaborazione di una serie di realtà associative e istituzionali, italiane ed europee, che sono riuscite a mettere in campo, con una sinergia eccezionale, tutti gli sforzi necessari per rendere possibile quello che ad oggi può essere considerato un piccolo miracolo. Hanno collaborato attivamente a questo progetto: l’Associazione italiana no profit “Salviamo gli Orsi della Luna”, il Ministero dell’Ambiente Lituano, l’Organizzazione lituana “Gyvunu Teisiu Apsaugos Organizacija”. Un merito particolare inoltre va alla Fondazione italiana CAPELLINO che, nell’ambito del suo progetto Humans & Wildlife per la tutela degli habitat e della fauna selvatica, ha dato la disponibilità a sostenere le spese di trasporto, al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise che ha accolto i tre esemplari a Pescasseroli, nel proprio Centro Visite e alle autorità italiane che, nelle vesti della Commissione Scientifica CITES, hanno sostenuto il progetto di salvataggio e autorizzato lo spostamento degli orsi.

I tre orsi hanno una storia particolarmente difficile, detenuti per anni in pessime condizioni da prolungato sfruttamento e detenzione in cattività. L’Associazione italiana “Salviamo gli Orsi della Luna” ha rinvenuto i tre esemplari in pessime condizioni, e attraverso un’intensa attività di rete, è riuscita ad attivare tutte le procedure per la realizzazione del trasferimento ad oggi finalmente avvenuto. La svolta è avvenuta quando la loro “nuova casa” è stata finalmente trovata nel Centro Visite di Pescasseroli, nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise dove i tre orsi trascorreranno la loro nuova vita in un ampio recinto protetto, con un ricovero e due laghetti per fare il bagno, sotto il controllo e le cure del Dott. Leonardo Gentile, responsabile del Servizio Veterinario del Parco, e del personale specializzato addetto alla gestione quotidiana dell’area.

I tre plantigradi, un maschio di circa 10-15 anni e due femmine, una molto anziana, quasi 30 anni, l’altra di oltre 10 anni di età, sono stati sequestrati a un circense in Lituania che li sfruttava facendoli esibire nei circhi e li deteneva in condizioni di deprivazione, obbligandoli a passare le loro giornate in una “prigione” del tutto inadeguata alla loro natura: ricoveri senza finestre, recinzioni fatiscenti, inferriate arrugginite, nessuna vasca con l’acqua e neppure semplici mangiatoie e abbeveratoi. La femmina più anziana sembrava ormai rassegnata e passava le sue giornate in totale apatia: i suoi denti sono in pessime condizioni e ciò riflette la mancanza di una dieta adeguata e di cure veterinarie.

 

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