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SULMONA – “Se il parlamento vorrà proporre al governo eventuali modifiche, il governo le valuterà”. Non si sbilancia il Sottosegretario alla giustizia Federica Chiavaroli, intervenuta ieri nella sala della Comunità Montana Peligna a Sulmona, in occasione dell’incontro per il si sul referendum costituzionale del 4 dicembre. Il riferimento è al futuro del Tribunale di Sulmona, la cui soppressione è stata fissata per settembre 2018. Chiavaroli non usa mezzi termini e a proposito di una eventuale e ulteriore proroga passa la palla al Parlamento. “Non dipende dal governo ma da quello che deciderà il Parlamento che ha votato la riforma della geografia giudiziaria”- ricorda il Sottosegretario. Eventuali modifiche saranno valutate se proposte dunque da Palazzo Madama e Montecitorio. Proprio Chiavaroli lo scorso 15 ottobre aveva aperto uno spiraglio di luce sulle sorti del Palazzo di Giustizia, annunciando che “nel prossimo Milleproroghe è possibile individuare una strada per provare a salvare, se non tutti, alcuni dei tribunali abruzzesi che altrimenti verranno soppressi nel 2018″. Morale della favola la parola fine non è stata ancora scritta, ma la battaglia non è delle più facili. Ancora nessun segnale invece dal Ministro Andrea Orlando che doveva incontrare la senatrice Paola Pelino, come comunicato lo scorso 30 settembre dalla parlamentare.

Andrea D’Aurelio

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