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“Inaccettabile che i gruppi parlamentari votino la fiducia al decreto milleproroghe in sede di conversione senza che fosse preventivamente inserita nel testo la proroga dell’esercizio dei Tribunali abruzzesi soppressi. Infatti sarebbe malsano per l’assetto istituzionale che i gruppi parlamentari indulgessero all’indifferenza del Governo Draghi e del ministro della Giustizia Cartabia sull’ importantissimo tema della geografia giudiziaria alla luce dell’infausto destino degli ordini del giorno e degli emendamenti sinora sullo stesso tema proposti”. A sostenerlo è Elisabetta Bianchi, per Direzione Sulmona. “Infatti l’utilizzo indiscriminato della fiducia con l’abuso del procedimento legislativo, come in questo caso, è tale da determinare quelle violazioni manifeste delle prerogative costituzionali dei parlamentari che devono essere difese attraverso una capillare ed intensa azione dei capigruppo parlamentari di tutte le forze di maggioranza e di opposizione attraverso l’indispensabile coinvolgimento politico ed istituzionale di Federico D’Incà (Pd) Ministro per i Rapporti con il Parlamento su un tema che è stato peraltro presente nel programma di Governo Conte sostenuto da Lega e Movimento 5 Stelle e per il quale l’intento di revisione per l’inadeguatezza della riforma è patrimonio oramai comune a tutte le forze politiche rappresentate nelle aule parlamentari” continua Bianchi. “Questo ci aspettiamo dall’autorevolezza dell’azione parlamentare per dare concretezza al proposito di salvaguardia dei Tribunali abruzzesi mentre si prepara dai territori la protesta sugli appuntamenti ministeriali promessi e non ancora fissati” conclude.

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