foto Angelo D’Aloisio SULMONA – “Distanti oggi per abbracciarci più forte domaniâ€. E’ molto probabile che le parole del premier Conte, come ha fatto notare qualcuno, le leggeremo sui libri di storia. Per l’Italia si tratta di un passaggio epocale legato alla pandemia del Coronavirus. L’approccio con la quotidianità responsabile per lottare contro il “mostro†del Covid-19 migliora di giorno in giorno anche se resta qualche anomalia da chiarire. A Sulmona, ad esempio, in tanti hanno notato che le zone pedemontane diventano luoghi di aggregazione. Fra le Marane e la Badia gruppi di persone composte da dieci-quindici elementi si riuniscono per prendere la famosa boccata d’aria mentre in altre zone non mancano le passeggiate salutari per scaricare la tensione. Tutti atteggiamenti legittimi ma che non possono creare assembramento. Per mitigare la concentrare della folla e favorire un uso più ponderato delle uscite in città si sono rafforzati i controlli della Polizia Locale. Circa trenta persone ieri sono state fermate dai vigili urbani mentre erano in circolazione a piedi. “La Polizia Locale è impegnata sulle nostre strade per consentire il rispetto delle disposizioni previste perché ciascuno di noi dovrà autocertificare il perché del proprio spostamento anche se a piedi. Se un agente vi ferma è perché sta operando per salvaguardare la nostra salute e vi chiedo pertanto di collaborare con loro in questa lotta comuneâ€- raccomanda il sindaco, Annamaria Casini. Insomma all’indomani della chiusura di tutte le attività commerciali di ogni tipologia, fatta eccezione di supermercati e farmacie, scatta anche il monitoraggio ad personam perché il motto “io resto a casa†diventi man mano una solida realtà . Si esce per fare la spesa, recarsi al lavoro o in farmacia o per altri motivi urgenti e indifferibili. Anche una passeggiata o una boccata d’aria è concessa purchè non si crei folla. Il monitoraggio per i pedoni permette quindi anche di risalire alla provenienza e alla direzione degli stessi. E’ un sacrificio che si chiede a tutti per uscire il prima possibile dall’emergenza.
Andrea D’Aurelio