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SULMONA – Restare a casa anche a Pasqua. A reiterare l’appello è l’assessore comunale alla Protezione Civile, Salvatore Zavarella, a fronte delle eccessive uscite da casa.  “Sulmona è arrivata a 52 contagi, un numero che personalmente non avrei mai immaginato si potesse raggiungere ed è un numero destinato a crescere ancora. Oggi, unitamente ai straordinari ragazzi delle associazioni di volontariato, abbiamo purtroppo constatato che tanti cittadini si recano troppo spesso al supermercato o in farmacia; si esce troppo di casa. Vi scongiuro, se vogliamo bene alla città, se vogliamo bene ai nostri figli, stiamo a casa”- è intervenuto Zavarella. In città i positivi sono dieci perché 42 contagi fanno riferimento alla clinica San Raffaele, compresi i  non residenti. Questo spiega perché nell’area peligna sono 38 i casi accertati visto che la Asl rileva i contagi in base al comune di residenza. Non è una questione di matematica ma di corretta informazione. Numeri a parte, l’appello a resta a casa era arrivato anche dal Prefetto con la stretta finale.  In settimana, durante la consueta riunione in videoconferenza del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, è stata valutata l’attività di controllo che le Forze dell’Ordine hanno esercitato in queste settimane sul territorio provinciale ed è stato concordato di prevedere una attenzione particolare per le giornate festive in arrivo, con un controllo ancora più capillare della rete stradale ed autostradale della provincia.  Il Prefetto Cinzia Teresa Torraco ha rilevato ed apprezzato, tra l’altro, come la popolazione abbia finora mantenuto generalmente un senso di responsabilità diffuso e condiviso, dando prova di grande rispetto delle indicazioni pervenute e di grande unità di intenti per il superamento della fase emergenziale in corso.  Proprio in considerazione di ciò, il Prefetto auspica che tali comportamenti virtuosi non si interrompano durante le Festività Pasquali, concorrendo a far sì che l’attenuazione del fenomeno emergenziale emersa negli ultimi rilevamenti possa proseguire senza sosta e senza rischio di riacutizzazioni. (a.d’.a.)

 

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