SULMONA. Avrebbero fatto carte false per ottenere contributi regionali ed europei, procurando un ingiusto profitto alla cooperativa pari a 700 mila euro circa. Con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato in due sono stati rinviati a giudizio ieri dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sulmona, Marta Sarnelli. Si tratta di V.M. e F.L., il primo rappresentante legale di una cooperativa di Raiano dal 2015 al 2019 e l’altra rappresentante legale dal 2019 ad oggi. Secondo l’accusa, i due avrebbero dichiarato di possedere alcuni terreni e avrebbero simulato la compravendita per poi indurre in errore la Regione per la concessione dei contributi di 287 mila euro e l’Unione Europea per l’erogazione dei fondi Pac per un totale di 404 mila euro. L’aggravante, secondo la procura, è quella di aver commesso il fatto “con riferimento a contributi, sovvenzioni, finanziamenti previsti dalla politica agricola comune” e ancora di “aver cagionato un danno patrimoniale di rilevante gravità”. Tutte accuse che i due imputati, difesi dagli avvocati Luigi Di Loreto e Annasara Di Pietro hanno respinto, sostenendo di aver seguito per filo e per segno le procedure richieste da legge, senza raggirare lo Stato. Secondo gli avvocati difensori non ci sono elementi per condannare i due rappresentati della cooperativa. Di parere contrario il gup Marta Sarnelli, secondo la quale le accuse sono solide per essere sostenute in giudizio. La prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 3 giugno.