

Hanno passato la Pasqua in carcere e la Pasquetta in Tribunale i due giovani campani arrestati nella notte di venerdì santo dai carabinieri della compagnia di Sulmona per truffa aggravata ai danni di un’anziana residente nelle Marche. A.C. di 28 anni e G.F. di 38 anni hanno fatto scena muta ieri nel corso dell’udienza di convalida che si è tenuta davanti al gip del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio. Il giudice ha quindi convalidato l’arresto e applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari per entrambi, finora incensurati, sottolineando che a carico dei campani “ricorrono gravi indizi di colpevolezza”. I due erano stati bloccati sulla statale 17 dai militari, comandati dal capitano, Giuseppe Testa. Sottoposti a perquisizione personale e veicolare, i carabinieri avevano trovato la somma di 1900 euro in contanti, oltre a 35 preziosi che i due malviventi avevano nascosto nel filtro dell’aria. Dalle verifiche si è risaliti ad un’anziana di 83 anni che aveva denunciato, qualche ora prima, di essere stata raggirata con la tecnica del finto incidente. Contattata da un fantomatico maresciallo dei carabinieri, per evitare l’arresto di un nipote, i malviventi hanno chiesto oro e contanti che la donna aveva consegnato. Poi la fuga dei due bloccata sulla statale