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SULMONA – Solo quattro medici in servizio al pronto soccorso e due medici a sostegno. A confermare la fotografia scattata l’altro giorno da Onda Tg è il Tribunale della sanità, con la sua referente Catia Puglielli, che ha scritto ai vertici della Asl per chiedere il potenziamento immediato dell’organico per fronteggiare al meglio la seconda ondata dell’emergenza sanitaria. Dopo l’incidente di percorso per un medico, che si è fratturato le costole dopo una rovinosa caduta, al pronto soccorso sono rimasti quattro sanitari coadiuvati solo da un chirurgo e un medico del reparto di medica per le prestazioni no Covid. Gli altri medici incaricati con ordine di servizio non appaiono formalmente nelle turnazioni. Una situazione che rende il clima insostenibile visti i turni massacranti. La Puglielli ha rilanciato anche la proposta di attrezzare un’ala Covid nell’ex Utic da collegare con la rianimazione attraverso l’uso di un ascensore esclusivo. Questo permetterebbe di destinare il vecchio pronto soccorso momentaneamente alla cosiddetta area grigia mentre l’intento del Tds è quello di separare l’ala Covid da riservare alle esigenze del carcere con quella dei pazienti. Creare quindi due reparti distinti, uno nell’ultimo piano del nuovo ospedale dove insiste il repartino penitenziario e un altro nell’ala vecchia dell’ex Utic. Il Tds ha riservato infine una stoccata al Direttore della struttura. “Se siamo in guerra ognuno deve fare la sua parte e scendere in trincea”- chiosa Puglielli.

Andrea D’Aurelio

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