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SULMONA – La nuova linea ferroviaria veloce Roma-Pescara “cambierà il volto di una parte dei nostri territori”, dice il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, alla conferenza stampa di presentazione dei risultati del tavolo di lavoro al ministero delle Infrastrutture. La nuova infrastruttura permetterà di velocizzare la linea Pescara-Roma con tempi di percorrenza a 1 ora e 59 minuti rispetto alle 3 ore e 20 di oggi. Anche Avezzano-Roma scenderà a 50 minuti contro gli attuali 90. La Pescara-Sulmona sarà percorribile in 40 minuti con una frequenza di corse ogni 30 minuti e servizi suburbani fino a Torre de’ Passeri, con conseguente potenziamento dei collegamenti dell’area metropolitana allargata Pescara-Chieti. Saranno inoltre velocizzati anche i collegamenti tra L’Aquila e Pescara, grazie alla velocizzazione della bretella con Sulmona.
Sul fronte romano si libererà l’attuale linea convenzionale con una nuova linea veloce verso la capitale.
Tutto questo grazie a un doppio binario completo da Sulmona a Pescara e a un miglioramento dell’infrastruttura Roma-Pescara che aprirà una possibilità di servizio diretto anche tra Pescara e Firenze. Marsilio sottolinea che “per la prima volta c’è un progetto condiviso” anche “se la linea Roma-Pescara non sarà l’alta velocità comunemente intesa, abbiamo deciso pragmaticamente di prendere di petto quello che abbiamo e farlo funzionare meglio”. Chiede poi al governo garanzie sul finanziamento e sui tempi e di “replicare l’esperienza del tavolo di lavoro per un’altra direttrice che oggi non esiste, ma sulla quale c’è una grande richiesta”: rendere diretti i collegamenti tra L’Aquila e Roma. Il progetto è articolato in un lotto zero, già parzialmente finanziato, e poi in altri tre lotti”, ha concluso il sulmonese Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rfi. “Il lotto zero costerà 630 mln di euro ed è già finanziato per 350 milioni, che serviranno a definire tutto il progetto di velocizzazione di Roma-Pescara e a realizzare il collegamento con il terzo binario tra Pescara centrale e Pescara Porta nuova e il primo raddoppio da Pescara Porta nuova a San Giovanni Teatino escluso. (a.d’.a.)

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