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SULMONA – Guidava in stato di ebrezza il 45 enne di Pettorano sul Gizio che sabato scorso, sul chilometro 107 della strada statale 17 , si è andato a scontrare con la sua jeep contro una Punto. Un impatto tremendo e violentissimo che ha causato la morte di Francesco e Antonio Sciullo, rispettivamente padre e figlio di Pescocostanzo, che sarebbero rimasti schiacciati nell’auto, trascinata per decine di metri sull’asfalto, stando almeno ai primi accertamenti. La Procura della Repubblica di Sulmona, per quell’incidente che conta due vittime, ha aperto l’inchiesta e ha inscritto nel registro degli indagati il 45 enne di Pettorano, S.C., accusato del reato di omicidio stradale che prevede la misura cautelare obbligatoria per le circostanze aggravanti della guida in stato di ebrezza. Il 45 enne, trasportato in ospedale con l’ambulanza del 118, è stato sottoposto agli esami di routine che hanno evidenziato un indice alcolemico al di sopra della norma (2,8 a fronte di 0,5). L’uomo è attualmente ricoverato nel reparto di ortopedia dell’ospedale dell’Annunziata ma il personale ha ricevuto precise disposizioni dalla magistratura di non far avvicinare nessuno. Il conducente della jeep si trova quindi in stato di arresto in ospedale, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Sulmona, Aura Scarsella. Viene tenuto sotto osservazione anche se non corre pericolo di vita.  I sanitari del nosocomio stanno valutando se ricorrere o meno a un’eventuale intervento.  Nelle prossime ore toccherà al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona fissare l’udienza di convalida. Mentre il Pm nella giornata di domani conferirà l’incarico all’anatomopatologo Luigi Miccolis per l’esame autoptico sui corpi di padre e figlio morti nello schianto. Ad occuparsi del caso è stata la Polizia Stradale di Castel Di Sangro. Dai rilievi si è appreso che il 45 enne, a bordo del Suv, viaggiava in direzione Roccaraso mentre padre e figlio di Pescocostanzo, a bordo della Punto, provenivano dalla direzione opposta. Il Suv avrebbe quindi invaso l’altra corsia di marcia fino al violento impatto. Ma gli accertamenti e la ricostruzione dell’esatta dinamica del grave incidente andranno sicuramente avanti.  Conducente e passeggero dalla Punto sarebbero rimasti schiacciati mentre l’uomo di Pettorano avrebbe rimediato un trauma addominale e contusioni multiple. La tragedia ha gettato nello sconforto quanti conoscevano la famiglia di Pescocostanzo. Papà Francesco di 88 anni e il figlio Antonio di 59 anni, operaio della Magneti Marelli, dove sabato scorso è calato il silenzio subito dopo la diffusione della notizia battuta da Onda Tg. Uno schianto terribile in un punto maledetto della statale 17, balzato alle cronache per altri incidenti mortali. L’ultimo risale al 2015 quando, nello stesso tratto di strada, morì per ironia della sorte un giovane di Pescocostanzo, Roberto Zappa.

Andrea D’Aurelio

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