
Uccise a botte la moglie Ilaria Maiorano: la conferma della condanna all’ergastolo per il marito Tarik El Ghaddassi è arrivata oggi dai giudici della Corte d’Assise d’Appello di Ancona. Il femminicidio si era consumato in casa, a Padiglione di Osimo (Ancona), nella notte tra il 10 e l’11 ottobre del 2022. La vittima, originaria di Introdacqua, madre di due bambine, aveva 41 anni mentre il marito, di origine marocchina, ne ha 43; l’uomo è accusato di omicidio volontario pluriaggravato dalla crudeltà, dai futili motivi, dai maltrattamenti, dalla presenza delle figlie minorenni in casa e dall’aver commesso il fatto durante l’esecuzione di una pena visto che era agli arresti domiciliari. A chiedere la conferma dell’ergastolo è stato il procuratore generale Roberto Rossi. Anche la parte civile, con gli avvocati Enrico Ciafardini, Giulia Marinelli e Arianna Benni, per i familiari di Ilaria e per le figlie, si sono associati all’istanza di conferma della condanna di ergastolo. La difesa ha sostenuto invece la tesi dell’omicidio preterintenzionale, cioè un omicidio senza la volontà di uccidere. L’imputato è in carcere dal giorno del delitto.Il marito è stato condannato anche a pagare un risarcimento danni di 400mila euro per ciascuna figlia (hanno 7 e 10 anni), 250mila euro alla madre della vittima Silvana Salvatore, originaria di Introdacqua e 165mila euro al fratello Daniele Maiorano. Dopo la lettura del dispositivo, momenti di tensione in aula quando l’imputato ha imprecato contro i giudici. A riportare la calma gli agenti di polizia penitenziaria. “Siamo felici per la sentenza ma abbastanza provati per aver rivisto una tragedia. C’è stata molta tensione in udienza ma lui ha avuto quello che merita”. E’ il commento a caldo, raccolto dall’Ansa, di Daniele Maiorano