SULMONA – L’appuntamento è per le ore 23 del prossimo 3 novembre. L’ultima cena o festa per salutare tutti i clienti che si sono succediti nel corso dell’ultimo ventennio prima di chiudere baracca e burattini. Finisce l’epoca del “Mary Anne” a Sulmona, il pub di via porta Romana che ha dato l’addio sulla rete sociale di facebook a intere generazioni che dal 1998 sono cresciute proprio in quel locale, mangiando mega panini e il famoso “Big Burger” che ha fatto impazzire soprattutto i più giovani. I motivi della chiusura restano strettamente riservati ma un’attività che chiude dopo venti anni fa comunque notizia soprattutto se è riuscita a conquistare una fetta di popolazione, dagli adolescenti ai “giovani adulti”, dove la cena al Mary Anne era diventata un appuntamento fisso. Venti anni non sono troppi ma nemmeno pochi. E’ comunque una cifra tonda che il Mary Anne ha tagliato senza riuscire però ad andare oltre. Resterà l’affetto di Sulmona e dei clienti più affezionati che stanno inviando una serie di messaggi di solidarietà. Quel post di addio ha ottenuto 914 mi piace su facebook, 200 commenti e 154 condivisioni. “Sono stati venti anni meravigliosi ma la nostra avventura è giunta alla sua conclusione”- hanno scritto i gestori- “è stato un piacere e un onore accogliervi e prepararvi da mangiare in questi anni, possiamo dire con orgoglio che siamo stati partecipi di aver visto crescere un pezzo di generazione della nostra città vedendovi venire a prendere un Big Burger quando non c’era scuola fino a vedervi ordinarlo per i vostri figli. Ci auguriamo di essere stati capaci in questi anni di ricompensarvi con lo stesso calore che ci avete donato e che ha fatto si che questa avventura per noi rimanga indimenticabile. Per questo vi porteremo sempre nel cuore”. Righe che hanno commosso tutti e che porteranno alla cessazione dell’attività prevista per domenica 4 novembre non senza una festa di commiato che ci sarà il giorno prima. Perché anche quando un’avventura finisce ma è stata unica e indimenticabile è giusto festeggiare perché niente e nessuno la potrà mai cancellare.
Andrea D’Aurelio
Riproduzione riservata