SULMONA – “Andrà tutto bene†con una grande croce in segno di lutto e una frase d’effetto. Protagonista del gesto dimostrativo è il commerciante Marco Lucente che ha affisso il cartello sui generis nella porta d’ingresso della sua attività di piazza Capograssi. E’ l’ultimo giorno di zona gialla in Abruzzo. E si percepisce la rabbia e il malcontento che arriva dai baristi e dalla categoria delle attività di ristorazione che da domani dovranno abbassare la saracinesca, salvo garantire l’asporto fino alle 22. Ma si può vivere di asporto? Come si arriva alla fine del mese? “E’ quello che abbiamo chiesto sempre a gran voce anche nell’incontro in Regione. Non semplici ristori economici come pensava qualcuno ma una strategia per evitare tutto questoâ€- tuonano alcuni baristi. Eppure il giorno fatidico è arrivato. Gli aiuti economici nemmeno a dirlo e c’è preoccupazione per la tenuta del settore, fermo restando la tutela della pubblica salute per bloccare la diffusione del contagio da Covid-19. Baristi e commercianti in genere continuano però a contestare la logica e il metodo dei provvedimenti, oltre all’erogazione dei contributi annunciati. “E’ un problema di tutti. Perché se viene meno il caffè al bar la gente non spende nemmeno nell’abbigliamento e negli altri settoriâ€- aggiungono gli altri commercianti che in questo momento restano spettatori del proprio destino.
Andrea D’Aurelio