
Ha costruito una grande impresa nel settore delle costruzioni, fino a diventare anche amministratore di tre istituti bancari. A 18 anni aveva seguito il cuore, lasciando la sua terra natia. Tony Di Paolo, ottantenne originario di Introdacqua, è stato insignito ieri del titolo di “Ambasciatore d’Abruzzo nel mondo 2025”, dal presidente del consiglio regionale, Lorenzo Sospiri. Nato a Introdacqua in una famiglia umile, rimasto orfano in giovanissima età, Tony ha vissuto un’infanzia segnata dalla povertà, ma ricca di dignità e speranza. Ancora adolescente, lasciò il paese per cercare fortuna prima nel Nord Italia e poi emigrò in Canada e negli Stati Uniti. Partito come operaio e pittore edile, grazie a una determinazione incrollabile e a uno spirito imprenditoriale fuori dal comune, Di Paolo ha costruito una grande impresa nel settore delle costruzioni, fino a diventare anche amministratore di tre istituti bancari. “Ancora ragazzo, cominciò il suo lungo pellegrinaggio da emigrante prima nel Nord Italia, poi in Canada e poi negli Stati Uniti dove, da semplice imbianchino, è diventato oggi un milionario e mecenate di fama internazionale. Un vero e proprio ambasciatore dell’Abruzzo nel mondo”- ha sottolineato Sospiri nel corso della cerimonia. Particolarmente emozionato Di Paolo che, nei giorni scorsi, era stato celebrato anche nel suo paese, con la cerimonia organizzata dal sindaco di Introdacqua, Cristian Colasante. “E’ stato un onore per me ricevere questo riconoscimento. L’Abruzzo sta nel mio cuore ed è sempre la mia patria. Per me è molto importante, sono andato via quando avevo 18 anni per seguire l’amore. Sia io che la mia signora amiamo questa terra straordinaria”- ha detto Di Paolo. Oggi vive a Greenwich, sobborgo esclusivo alle porte di New York, insieme alla moglie Maria – anche lei originaria di Introdacqua – e ai figli, che stanno raccogliendo il testimone dell’impegno imprenditoriale e valoriale del padre. Ma il legame con la terra d’origine non si è mai spezzato. Tony non ha mai dimenticato le sue radici e ha sostenuto nel tempo numerose iniziative sociali e culturali nel suo Abruzzo, oltre che in America dove vive. “Un riconoscimento che celebra non solo il successo personale, ma anche la capacità di essere ponte tra l’Abruzzo e il mondo”- rimarca il primo cittadino Colasante che ha riabbracciato il suo illustre concittadino.









