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SULMONA – D’estate e d’inverno. Quando la colonnina di mercurio segna quaranta gradi oppure quando fuori si gela e il tempo promette neve. Se c’è una cosa per il quale si è distinto il vescovo di Sulmona-Valva, mons. Michele Fusco, è per le sue passeggiate per il centro storico della città. Un vescovo per il corso. Non per svagarsi la mente e rilassarsi. Per carità, non ci sarebbe nulla di male. Anche lui è umano. Ma è quasi un rituale che il pastore diocesano porta avanti per intercettare le istanze del popolo affidato alla sua custodia. Incrociare gli sguardi, alzare la mano per far sentire la presenza della Chiesa anche lungo le strade e, quando è possibile, fermarsi per quattro chiacchiere. Dalla nomina del Papa è passato più di un anno mentre si avvicina l’anniversario dell’ordinazione episcopale e della presa di possesso della Chiesa di Sulmona-Valva. Quanto basta per fare un primo bilancio. “E’ stato un anno molto ricco di incontri con le persone, con le comunità, con i rappresentanti della politica”- ha esordito il vescovo Fusco che ha conosciuto il territorio e le singole realtà associative e parrocchiali. “Ho ricevuto affetto e tanta accoglienza. E quando mi chiedono se sento la nostalgia di casa rispondo che questa è la mia nuova casa. Anzi non ho nemmeno tempo di pensarci”- confessa il prelato che rivolge un pensiero ai giovani all’indomani del sinodo ma anche ai poveri con il segno concreto lasciato dalla diocesi nel 2018, Casa Zaccheo. “Sento di non dover rimanere chiuso in questo ufficio e palazzo per incontrare quelle persone che qui non arrivano, coloro che non incontri mai. Tutto questo fa si che possano sentire il vescovo più vicino”- conclude mons. Fusco. Come da tradizione questa sera alle ore 21 su onda tv il vescovo rivolgerà il suo messaggio per il Natale e il nuovo anno 2019 ma traccerà anche il bilancio del primo anno del suo ministero episcopale a Sulmona.

Andrea D’Aurelio

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