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SULMONA – Folla e tanta commozione questo pomeriggio nella Chiesa di S.M. Tomba a Sulmona per l’ultimo saluto all’imprenditore sulmonese Antonio Pelino, morto ieri stroncato da un infarto nel corso di una passeggiata sul Monte Plaia. Un lungo applauso ha accompagnato l’uscita del feretro dalla Chiesa. Al termine del rito funebre, officiato dal parroco don Ramon Peralta, a ricordare la grande personalità di Antonio Pelino sono stati lo zio, l’avvocato Luigi Manzi e il cugino Mario. “Aveva l’entusiasmo di un ragazzo e ci ha lasciato in un momento che non ce lo aspettavamo. Auguro a lui un buon riposo anche se sono convinto che non voleva riposare visto che aveva in cantiere altri progetti”- ha esordito Mario Pelino- raccontando tutti gli aneddoti legati alla gestione della fabbrica dei confetti soprattutto quando- ha spiegato in un altro passaggio del suo discorso- “morirono mio padre e zio Olindo e ci ritrovammo a guidare l’azienda insieme, all’improvviso, e non fu facile. Qualcuno si inventò anche la storia che la fabbrica era stata acquistata da una multinazionale svizzera. Ma andammo avanti con forza e determinazione”. Alle esequie hanno partecipato centinaia di persone, i dipendenti della fabbrica dei confetti, i vertici di Forza Italia con il deputato Fabrizio Di Stefano, il coordinatore regionale Nazario Pagano e il coordinatore provinciale Antonella Di Nino. Nel corso dell’omelia è toccato al parroco don Ramon ricordare che “ogni parola di conforto dell’uomo in questo momento può risultare superflua. Solo nella parola di Dio si trova la forza per affrontare il grande combattimento della vita e vivere questi momenti con fede”. Ad assistere alla celebrazione anche il vescovo Angelo Spina.

Andrea D’Aurelio

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