
Tra lacrime ed emozioni i trinitari rivivono l’attesa del sorteggio per i sacri riti pasquali. Dalla sala rossa ci si è spostati, per il quarto anno consecutivo, nella Chiesa della Santissima Trinità dove, si sono sentite le urla di gioia dei confratelli estratti per portare i simulacri nella processione del Venerdì Santo. Rientrano con la Bara del Cristo Morto Felice D’Arista, Guido Di Benedetto, Francesco Verrocchi, Mario De Capite. Altra quadriglia estratta per rietro con la Bara Pierfrancesco Carrozza, Arnaldo Polce, Alessio Liberale e Paolo Casciani. Rientrano con l’Addolorata Marco Turchetti, Antonio Cacace, Mattia Di Cristoforo e Giovanni Malvestuto. Altra quadriglia estratta per rientro con Addolorata Cosimo Aquaro, Simone Di Bacco, Raimondo Ciavarro e Orlando Del Monte. Mazzieri Gianluca Di Bacco, Antonio Ciavarro, Giuseppe Fuggetta e Salvatore Venti. Croce lignea Antonio Verrocchi e Angelo Trovarello. Capi processionari Domenico Mancini e Florin Aloisantoni. Una tradizione secolare, ereditata dalla Congrega dei nobili il 13 aprile 1827. Le prime emozioni e i primi abbracci di gioia sono arrivati con l’estrazione delle quadriglie della Bara del Cristo Morto. Osservato speciale il Tronco in velluto cremisi, opera di Nicola Gizzi del 1752, la cui benedizione è avvenuta proprio nel corso del sorteggio. L’opera è stata infatti restaurata in occasione del centenario dell’onorifecenza assegnata nel 1925 da papa Pio XI.