SULMONA. Esce dieci minuti prima dagli arresti domiciliari ma lungo la strada trova la squadra volante del commissariato. Rischia di tornare dietro le sbarre un 26enne di Sulmona, che si trova in detenzione domiciliare per scontare la pena residua di un anno, sette mesi e 29 giorni di reclusione per i maltrattamenti nei confronti della madre. A pochi giorni dalla “liberazione”, il 26enne, al quale è stato concesso il permesso di poter uscire di casa in determinati orari, si è portato avanti con i tempi, facendosi vedere in strada alle 11.20 anziché alle 11.30, come stabilito dai giudici. Nulla di trascendentale se non fosse che, per ironia della sorte, il 26enne ha trovato ieri mattina la volante della polizia, impegnata nei servizi di controllo del territorio e dei soggetti in detenzione domiciliare. Portato in commissariato, ne è scaturita prima una segnalazione e poi una denuncia che finisce ora sul tavolo del Tribunale di sorveglianza dell’Aquila, chiamato a decidere se revocare o meno il beneficio al 29enne. In questi casi meglio rimettere l’orologio