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SULMONA  – Sono state inoculate 75 850 prime dosi di vaccino anti Covid e 23614 seconde dosi, per cui il 10 per cento della popolazione target della provincia dell’Aquila ha completato il ciclo vaccinale. A scattare la fotografia è il Direttore del Dipartimento Prevenzione della Asl 1, Domenico Pompei, che fa il punto ad Onda Tg sull’andamento delle vaccinazioni sul territorio della Asl aquilana. Per il numero uno della prevenzione il dato è in linea con quello delle altre Asl anche se nell’ultima settimana si è registrato un evidente rallentamento dovuto alla scarsa fornitura dei vaccini. “Questo piccolo scompenso è dovuto alle forniture poichè siamo passati dalle 2600 inoculazioni al giorno a 900 la scorsa giornata e 2000 ieri. Questo vuol dire che possiamo assestarci sulle 1800-2000 vaccinazioni al giorno”- spiega Pompei ricordando che in provincia sono operativi otto punti vaccinali e il dato è leggermente indietro sulla tabella di marcia, per la cosiddetta immunità di gregge in autunno, ma in linea con altre Asl, poichè condizionato come detto alle forniture. Per il Direttore della prevenzione il passaggio alla piattaforma Poste tende a migliorare la gestione delle prenotazioni e delle chiamate.  La prevenzione fa inoltre sapere che  nessuno del personale di polizia giudiziaria e operanti presso le procure, inserite tra le categorie prioritarie dalla Regione Abruzzo, decisione accompagnata dalle polemiche si sono vaccinate a L’Aquila, a differenza di quello che è accaduto alla Asl di Pescara. “C’erano perplessità interpretative della norma regionale, così abbiamo atteso, a differenza di quello che è avvenuto altrove”-  chiarisce Pompei. Quanto alla curva epidemiologia il contagio risulta sotto il controllo del tracciamento nell’area peligno-sangrina, per effetto delle zone rosse e delle misure adottate mentre i fronti più preoccupanti riguardano alcune zone della Marsica e dell’aquilano nonchè lo stesso capoluogo che non dovrebbe rientrare in zona rossa light.  L’intervista completa è disponibile sulla nostra piattaforma di youtube.

Andrea D’Aurelio

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